Zero Aspirine e ibuprofene in ottica Coronavirus per il Professore dell’IRCS Galeazzi di Milano: alcuni dubbi

di Redazione Bufale |

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Zero Aspirine e ibuprofene in ottica Coronavirus per il Professore dell’IRCS Galeazzi di Milano: alcuni dubbi Bufale.net

Aggiornamento sulla questione questione ibuprofene. Open ha interpellato l’ufficio stampa del Gruppo San Donato, legato a sua volta all’Ospedale Galeazzi di Milano. Secca la smentita sul fatto che il Professore diventato virale in giornata abbia rilasciato le informazioni trattate nell’articolo che segue.

Articolo originale

Ci state segnalando in massa una nuova catena, frutto di un messaggio WhatsApp caratterizzato dalle dritte fornite da un dottore di Milano, precisamente un Professore dell’IRCS Galeazzi, a proposito dell’impatto di aspirine e ibuprofene per proteggersi dal Coronavirus. Vi diciamo subito che al momento non possiamo sparare sentenze su questa vicenda (a differenza di quanto avvenuto domenica, con il virus che resta per nove giorni sull’asfalto e si attacca alle scarpe), anche se la vogliamo portare alla vostra attenzione con tutti i dubbi del caso. E già questo dovrebbe essere sufficiente per indurvi a non ricondividerla sui social in attesa di opinioni più autorevoli.

Aspirine e ibuprofene contro il Coronavirus: oltre i messaggi dall’IRCS Galeazzi

Analizziamo tutta la vicenda per gradi. Ad oggi non ci sono ulteriori fonti, esclusa la catena WhatsApp e Facebook, in grado di farci associare il messaggio che stiamo per riportarvi, al Professore che esercita presso l’IRCS Galeazzi di Milano. Premesso che parliamo di un ortopedico, ovvero di un medico specializzato sulla carta in altri campi, abbiamo provato a contattarlo in tutti i modi senza successo. Anche chiamando il suo studio, se non altro per verificare la corrispondenza tra mittente e messaggio. Quest’ultimo, ve lo riportiamo in versione integrale qui di seguito, omettendo il suo nome:

“Il virus ha appena mostrato di entrare nella cellula alveolare polmonare attraverso il recettore ECAII. Quando si lega ad esso, lo sovraesprime e uccide la cellula alveolare. Da qui tutto ciò che produce. Gli uomini hanno più recettori delle donne, gli asiatici più dei caucasici e le persone che assumono farmaci antiipertensivi come gli antiECA e in particolare gli anti-ECAII hanno una sovraespressione brutale del recettore e quindi sono più sensibili alle infezioni e l’infezione è più grave.
I casi gravi di giovani sono pazienti che hanno assunto farmaci antinfiammatori all’inizio della malattia. Dovresti evitare l’aspirina, l’ibuprofene, il naprossene, il voltarene (diclofenac), ecc., Perché favoriscono le forme gravi. * Dovresti assumere solo paracetamolo *
Non assumere ibuprofene o antinfiammatori se sospetti di Covid
In Francia 4 casi gravi di giovani senza patologia precedente hanno in comune l’assunzione di ibuprofene
È un annuncio del ministero della salute
Apparentemente rende l’infezione molto più rapida”.

Fatta questa premessa doverosa e corretta nei confronti del medico dell’IRCS Galeazzi di Milano, qualche informazione in più sull’assunzione di aspirine, ibuprofene ed altri antinfiammatori in ottica Coronavirus ve la possiamo dare. Merito di un recente articolo di Repubblica, che dal canto suo ha citato il ministro della Sanità francese, Oliver Véran, e alcuni specialisti italiani, che effettivamente sconsigliano tali medicinali se assunti per prevenire il virus. Al momento non sappiamo altro.

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