Viola disposizioni di settore lo sciopero del 15 ottobre sul green pass: replica ufficiale

di Redazione Bufale |

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Aggiornamento: la FISI conferma l’indicazione del loro sciopero, nonostante parere contrario delle associazioni citate.

Articolo originale sullo sciopero del 15 ottobre 2021

Sembra non esserci futuro per lo sciopero del 15 ottobre 2021, spinto da alcune associazioni per protestare contro l’introduzione del green pass in diversi ambiti lavorativi in Italia. Visto che un elemento che crea discriminazione, la certificazione verde continua a creare presupposti per proteste, ma nel giorno della sua estensione non dovremmo riscontrare particolari agitazioni. Tutto ciò, in attesa di conoscere quali saranno gli sviluppi a proposito del nuovo possibile sciopero dei camionisti il prossimo 11 ottobre, di cui tanto si parla da alcuni giorni a questa parte.

Perché sta per saltare lo sciopero del 15 ottobre sul green pass

Il motivo per il quale non ci sono i presupposti per parlare di lo sciopero del 15 ottobre sul green pass è molto semplice. Basta accedere al comunicato ufficiale diramato dalla Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali per farsi un’idea più precisa su quello che sta per avvenire.

Nello specifico, chi parla dello sciopero del 15 ottobre contro il green pass dovrebbe esaminare più da vicino la presa di posizione da parte della Commissione di Garanzia. Quest’ultima, infatti, ha revocato per vari motivi lo sciopero “generale ad oltranza” dal 15 al 20 ottobre” che il Fisi aveva proclamato. In primo luogo perché lo sciopero non rispettava la norma che impone la distanza di almeno dieci giorni da altro sciopero generale, anche di altre organizzazioni, in questo caso quello dell’11 ottobre.

Dal comunicato linkato in precedenza, viene a galla anche un altro problema a proposito dello sciopero del 15 ottobre come forma di protesta contro il green pass. Si fa riferimento all’agitazione ad oltranza, con la durata di cinque giorni che evidentemente viola le disposizioni di settore. Questione delicata, dunque, con la necessità di fare i conti con alcune regole e paletti che evidentemente rendono molto complicata un’iniziativa di questo tipo. Staremo a vedere come andranno le cose nei prossimi giorni in Italia.

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