Uomo installa una torcia elettrica nel suo occhio, e non solo

di Shadow Ranger |

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Uomo installa una torcia elettrica nel suo occhio, e non solo Bufale.net

Uomo installa una torcia elettrica nel suo occhio, e non solo. Può sembrare una fake news, ma non lo è. Partiamo da una nozione fondamentale però: non è qualcosa che consigliamo a tutti.

Se Brian Stanley, detto “bsmachinist” ha potuto farlo è perché un chiaro caso di quel genere di persona che se riceve guai dalla vita, ne ricava qualcosa di unico.

Brian ha subito un cancro che l’ha costretto alla rimozione chirurgica dell’occhio destro: sciagura questa che avrebbe abbattuto molti di noi. Brian ha però deciso che non solo avrebbe usato una protesi per “riempire” la cavità vuota, ma l’avrebbe fatto alle sue condizioni. Dimenticatevi quindi un “banale” occhio di vetro. Brian Stanley ha deciso di costruire le sue protesi, e dotarle di qualche gadget.

Uomo installa una torcia elettrica nel suo occhio, e non solo

Uomo installa una torcia elettrica nel suo occhio, e non solo

La più famosa attualmente è una protesi in titanio che contiene una torcia elettrica perfettamente funzionante, regolata in modo da avere un ottimo compromesso tra luminosità e calore per non danneggiare la cavità oculare di Brian.

Uomo installa una torcia elettrica nel suo occhio, e non solo

Ma non è l’unica sua creazione: per questo Halloween, Brian ha già preparato un occhio con la pupilla luminosa ispirata al Jack Skellington di Nightmare Before Christmas, e per gli amanti del Cosplay (Lucca Comics del resto in Italia coincide con Halloween) estremo ha già una intera collezione di Sharingan, gli occhi che nel manga “Naruto” danno al clan Uchiha le loro tecniche oculari peculiari.

Sul suo account Instagram ci sono occhi per tutte le esigenze, tranne (ovviamente), la vista. Luminosi come le “Gemme dell’Infinito” Marvel, con logo dei Rammstein per una notte di svago ad un concerto, ispirati all’occhio del Terminator di Schwarzenegger e per ogni altra occasione.

Del resto, il paragone tra Brian Stanley e l’Uomo da Sei Milioni di Dollari è più adatto di quanto si possa pensare: anche nel romanzo da cui è tratta la serie di telefilm, lo straordinario occhio bionico di Steve Austin non ripristinava la visione perduta (cosa che accade nel telefilm), ma agiva come una sofisticata telecamera.

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