Tutti ci cascano nella bufala sul taglio di capelli di Ibrahimovic pelato: riguarda Mandzukic
Ci stanno cascando tutti nella bufala relativa al taglio di capelli di Ibrahimovic pelato. Il giocatore svedese, secondo alcune immagini che girano in rete, pare che oggi si sia presentato a Milanello rasato, magari per ironizzare con un noto produttore di videogame sul look di Mandzukic. Come molti appassionati sanno, l’attaccante croato appena arrivato al Milan è stato inserito in squadra in un titolo diffusissimo in Italia senza capelli. Inevitabile questo tipo di richiamo per la presunta scelta di look dell’ex PSG.
Forse Ibra ha voluto archiviare una volta per tutte un autunno complicato, caratterizzato dai tanti infortuni di cui vi abbiamo parlato anche sulle nostre pagine. Fatto sta che la storia dei capelli di Ibrahimovic pelato pare sia totalmente inventata. Diverse testate, anche importanti, ci sono cascate alla grande, riportando la notizia del cambio di look per la prima punta dei rossoneri. Il tutto, a poche ore di distanza dalla cocente sconfitta della sua squadra contro l’Atalanta di Gasperini.
Risolto il giallo sui capelli di Ibrahimovic pelato: lo svedese rasato per finta come Mandzukic nei videogiochi
In pratica, come riporta anche Fanpage, la vicenda riguardante i capelli di Ibrahimovic pelato è fake. La foto diventata virale oggi 24 gennaio è stata modificata in modo accurato da qualcuno a lui vicino. Si tratta infatti di uno scatto del passato, che ci mostra lo svedese con la sua consueta chioma. Da parte sua, nessuna comunicazione ufficiale per spiegare l’accaduto, ma tutti gli indizi ci portano ad una reazione ironica dopo l’ingresso di Mandzukic in un gioco di calcio senza capelli.
capelli di Ibrahimovic
La burla sui capelli di Ibrahimovic, probabilmente, rappresenta un modo per avvicinarsi al suo nuovo compagno di squadra, magari strappando un sorriso all’ex Juve. Missione quasi impossibile, conoscendo Mandzukic. Resta il fatto che Ibra pelato (o rasato) rappresenti una fake news nella quale in tanti hanno creduto tra gli addetti ai lavori.
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