Togli foto profilo WhatsApp per la candela della speranza: stato anti Coronavirus, catena innocua
Circola moltissimo questo lunedì pomeriggio una nuova catena WhatsApp, con la quale tutti gli utenti sono invitati a togliere la propria foto del profilo, per sostituirla con la candela della speranza. Un modo per rispondere anche sui social ad un messaggio di condivisione e di unione contro il Coronavirus. Se vogliamo, una forma di rispetto e di commemorazione per tutti coloro i quali hanno perso la vita nel corso delle ultime settimane a causa della pandemia. Di sicuro siamo al cospetto di un contenuto differente rispetto agli audio WhatsApp fake di queste settimane.
Alcuni dettagli sulla candela della speranza che circola su WhatsApp
Negli ultimi anni ci siamo abituati a messaggi WhatsApp spesso e volentieri pericolosi per la nostra sicurezza digitale. Ecco dunque che anche un contenuto virale come quello riguardante la candela della speranza, con tanto di foto da utilizzare come immagine del profilo al posto di quella personale per circa 24 ore, induce diversi utenti italiani a chiedersi se dietro questa storia ci possa essere qualche anomalia. Magari un virus che si cela in un file da scaricare.
Anche a noi è arrivata pochi minuti fa la catena e possiamo dirvi che non abbiamo riscontrato anomalie particolari. La candela della speranza infatti, non è legata ad un’immagine da scaricare, ma è semplicemente un invito. Questione evidentemente da chiarire per tutti coloro che nutrono giustamente scetticismo per messaggi simili. A maggior ragione dopo che negli ultimi tempi sono emersi malware e minacce varie camuffate per contenuti a tema Coronavirus.
In questo caso, dunque, potrete scegliere liberamente se accogliere l’appello in onore delle vittime del Covid-19 qui in Italia, o se in alternativa preferite declinare il messaggio WhatsApp che ci parla appunto della candela della speranza da utilizzare come foto del profilo. Eventualmente anche su Facebook e su altre app di messaggistica. Dunque, nessun virus e nessuna minaccia per gli utenti italiani.
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