Riscossa sovranista contro Shal Al Wihni che minaccia di lasciare l’Italia, ma è Salvini islamico

di Redazione Bufale |

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Riscossa sovranista contro Shal Al Wihni che minaccia di lasciare l’Italia, ma è Salvini islamico Bufale.net

Un post “troll” sta facendo rumore, nonostante l’idea iniziale fosse solo quella di ironizzare su Salvini e sulle politiche portate avanti da quest’ultimo per quanto concerne la questione dei migranti. In particolare, un semplice fotomontaggio del Segretario della Lega, ribattezzato in questo frangente come “Shal Al Wihni“, ha innescato una serie di commenti sovranisti da parte di utenti forse un po’ distratti. In tanti, infatti, non si sono resi conti che si tratti del leghista in versione araba, con tanto di barba lunga.

Salvini diventa Shal Al Wihni, la sua versione araba

Dopo la questione relativa al comizio che si è tenuto in giornata ad Empoli che vi abbiamo riportato in mattinata, dunque, un’altra vicenda che coinvolge da vicino il Segretario della Lega quest’oggi. Anche se in contesto decisamente differente. Occorre dunque contestualizzare il tutto, analizzando più da vicino il post Facebook in questo momento ancora disponibile per tutti. Ad esempio, la descrizione dell’immagine è quella che segue:

“LUI È SHAL AL WIHNI , IMAMMT DI MILANO ,HA DICHIARATO CHE SE SALVINI NON SI DIMETTE SE NE VA DALL’ITALIA E SI PORTA DIETRO ANCHE LA SUA FAMIGLIA .
COSA GLI RISPONDIAMO AMICI”.

Una presa in giro evidente, una “trollata”, ma come accennato non sono pochi gli utenti che non hanno compreso che si tratti di Matteo Salvini in un fotomontaggio incentrato sulla sua versione araba. E così, ci siamo imbattuti in commenti come questi: “Sei ancora qui, vai ma portati via con te non solo la tua famiglia, tutti i tuoi amici, in Italia non piangerà nessuno” e “Tranquillo che nessuno si opporrà alla tua partenza anzi se insieme a te vanno via anche tutti gli altri ben venga“.

C’è poi chi invita il Salvini arabo a cominciare a preparare i bagagli, auspicando che le istituzioni italiane decidano di cacciarlo dal nostro Paese. Qualcuno alimenta il trollaggio facendo solo finta di crederci, ma analizzando meglio buona parte dei commenti indignati, la sensazione che siano autentici è davvero forte.

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