Riceve il tampone del figlio, ma il piccolo è morto 18 mesi fa: cosa sappiamo

di Bufale.net Team |

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Riceve il tampone del figlio, ma il piccolo è morto 18 mesi fa: cosa sappiamo Bufale.net

Un geometra di 33 anni si è visto recapitare il tampone del figlio con esito “non rilevato” in data 9 ottobre 2020. Secondo il referto ricevuto dal reparto di Patologia Clinica dell’Ospedale di Prato, di competenza della USL Toscana Centro, suo figlio sarebbe stato sottoposto a tampone il 29 settembre 2020. Purtroppo, però, il figlio è morto il 22 marzo 2019 presso l’ospedale pediatrico Meyer. I nostri lettori ci segnalano l’articolo pubblicato da Il Giornale il 14 ottobre 2020.

La notizia è stata ripresa anche da FanpageAdnkronos, in entrambi i casi da un’esclusiva pubblicata da Notizie.it il 14 ottobre 2020. La redazione di Notizie.it ha parlato con il diretto interessato, ancora sconcertato dalla comunicazione ricevuta dalla USL.

Due sono le cose che colpiscono il ricevente: da una parte, ovviamente, quel tampone mai eseguito su suo figlio – ricordiamo che il piccolo è deceduto prima della pandemia del COVID19 – dall’altra il richiedente del test, un “non meglio specificato Istituto Medico Toscano”, voce ben visibile nei documenti riportati.

L’uomo, inoltre, dichiara di non aver mai conosciuto il direttore del Reparto di Patologia Clinica dell’ospedale di Prato né di essere mai stato presso quella struttura. Il destinatario, inoltre, esclude un caso di omonimia in quanto la lettera riporta il codice fiscale e la data di nascita di suo figlio.

Ma, se vogliamo, la cosa ancor più agghiacciante è che nel documento si dice che il referto originale è conservato presso il laboratorio di biologia molecolare dell’ospedale di Prato. Sarei curioso di sapere che cosa c’è scritto. Io non ho ancora chiamato l’Asl per chiedere spiegazioni ma ho già contattato il mio avvocato e mi riservo azioni legali nei loro confronti.

Il suo avvocato riferisce a Notizie.it di voler presentare un’azione legale per danni morali. Parliamo di “analisi in corso” nell’attesa dello sviluppo della vicenda.

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