Report IDMO di Luglio: campagna elettorale e clima

di Bufale.net Team |

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Report IDMO di Luglio: campagna elettorale e clima Bufale.net

È arrivato il Report IDMO di Luglio, del quale anche noi di Bufale abbiamo preso parte. Si conferma coerente coi dati Europei di fonte EDMO, ma conferma un trend che avevamo già visto nel dato di Giugno.

Alcuni brevi rilievi sul nostro contributo, analisi dei nostri contenuti

Nonostante la flessione estiva per cui abbiamo avuto un numero di segnalazioni inferiori alla media degli altri mesi, anche in questo caso abbiamo avuto trentasei richieste di fact checking netto (esclusi editoriali e rilanci di agenzia) di cui 10 a tema Pandemico, 14 a tema Ucraino, 5 a tema elettorale 4 a tema Climatico.

Alcune di quelle a tema Ucraino, va detto, come la bizzarra fake news di Barthold Smith possessore delle prove di ogni complotto e l’ennesima riedizione della fake news (chiaramente ispirata a teorie affini alla “Quarta Teoria Politica” di Dugin, cosa che ha contribuito a dargli a torto la fama di “Rasputin moderno”) di Putin pronto a sottomettere l’Occidente sotto il suo tacco, ma per sconfiggere i Poteri Forti, il Capitalismo e le Pandemie sono “promiscue”.

Toccano cioè il tema Ucraino di striscio, mescolandolo agli altri temi forti del complotto.

Si conferma quindi la nostra iniziale teoria di uno “sh*tposting” continuo delle c.d. “Fonti Russe”, l’iniezione massiccia nell’informazione “ibrida” di notizie volutamente grottesche per “drogare” il dibattito (vedasi ad esempio il ritorno, proprio a Giugno, delle fake news sui Biolab) allo scopo di fomentare una disaffezione che allontani gli europei dall’attenzione verso gli orrori della guerra.

Iniezione massiccia di notizie grottesche del tutto riuscita.

Stabile il COVID, prevedibile l’ascesa del tema elettorale e climatico. Il secondo perché Giugno e Luglio sono stati ovviamente colpiti da eventi climatici anomali che hanno suscitato il bisogno dei negazionisti climatici di “andare sulle difensive”. Il primo perché l’esplosione della crisi del Governo Draghi e la sua caduta ci hanno precipitato in una campagna elettorale particolarmente rapida, e per questo brutalmente aggressiva.

I cui effetti continueremo probabilmente a vedere fino a settembre inoltrato.

Il rapporto IDMO ed EDMO

Il rapporto IDMO sostanzialmente conferma anche questo mese le nostre riflessioni, in una omogeneità tra i colleghi Italiani ed Europei.

Temporaneamente ridotta la portata delle fake news sul Vaiolo delle Scimmie, che però vi anticipiamo vede già nel prossimo mese una riattivazione, il “focus” dei bufalari diventa il cambiamento climatico in Europa e il cambiamento climatico più il tema elettorale in Italia

Report IDMO di Luglio: campagna elettorale e clima

Report IDMO di Luglio: campagna elettorale e clima

L’Ucraina risulta ancora preponderante, ancorché con una continua flessione e una tendenza a quella coprolalia delle bufale che rende di quei 46 articoli buona parte ripetizioni dei finti avvistamenti di “Ucraini nazisti e tatuati”.

Ovvero grotteschi tentativi di pilotare l’opinione pubblica, metodologia già vista nei mesi scorsi, descrivendo l’Ucraino come un nazista naturale, un “subumano” per natura che deve essere schiacciato sotto il tallone russo e gli Occidentali “fedeli a Putin” dovrebbero denunciare e scacciare in quanto nemico e devastatore.

Metodologia alla quale ci permettiamo di aggiungere un secondo filone, quello che “gonfia” il dissenso inventando, da parte russa, proteste e lamentele degli occidentali, descritti come “stanchi” degli Ucraini e pronti a sposare le diffamatorie teorie di Zelensky come un corrotto tossicodipendente indegno del Governo o anche solo della vita.

Anche il rappporto IDMO certifica come la crisi elettorale abbia riacuito le bufale a tema elettorale, con un trend destinato a salire nei mesi.

Se IDMO si chiede se la disinformazione a tema climatico sia legata alla stagionalità, noi possiamo confermare di avere un trend in salita non solo per Luglio, ma anche per tutto Agosto, e che segnaleremo nel rapporto successivo.

Dai “cacciatori di eventi avversi” ai “cacciatori di eventi climatici avversi”

Tra le “news” più cliccate in Italia in assoluto infatti risulta una nostra analisi relative ad alcune contestazioni sul clima, nonché l’ascesa del filone dei “Cacciatori di eventi climatici avversi”.

La teoria complottistica mutuata direttamente dal mondo novax per cui basta scartabellare negli archivi dei quotidiani alla ricerca di un fenomeno per poi inventarsi sul posto una correlazione.

In questo caso noi abbiamo ricevuto la segnalazione di un evento siccitoso nel 1971, i colleghi di Facta di uno 1964 e la risposta del mondo del complottismo è stata che “se la siccità esisteva nel 1960 allora il cambiamento climatico non esiste e i Poteri Forti vogliono convincerci che eventi ‘normali’ come la frana della Marmolada, la prolungata siccità e i repentini mutamenti pseudotropicali siano la normalità da intere generazioni”.

Asserzione, come abbiamo avuto modo di vedere del tutto lunare, se non strampalata e lunatica.

Il tema climatico infatti, vedi citata bufala di “Barthold Smith”, rientra nell’universo complottistico dei “Poteri Forti”, una Cabala di Esseri Onnipotenti che secondo il complotto vorrebbero convincerci che gli eventi climatici avversi che stiamo vivendo siano normali come primo gradino verso un assurdamente convoluto piano che, non si sa comprende pandemie, la sconfitta militare della Russia e l’instaurazione di un “Nuovo Ordine Mondiale”.

Le storie più diffuse in Europa

Secondo il rapporto EDMO, le narrazioni più diffuse comprendono reinterpretazioni delle proteste nei Paesi Bassi che, coinvolgendo contadini, vengono rilette alla luce del negazionismo climatico e di una presuna adesione alle idee politiche della Russia, l’onda di ritorno relativa al bombardamento del centro commerciale AMSTOR (avvenuto a fine Giugno) e trasformato in una “false flag” e fake news relative al mutamento climatico e contro gli esponenti principali della necessità di porvi rimedio, come Greta Thunberg.

Ci tocca riscontrare sul podio delle notizie più cliccate da noi, oltre alla Marmolada, il solito influsso di notizie più “leggere”, effetto della disaffezione di cui parliamo.

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