Puntuali i complottisti sul vaccino per il tetano in Emilia Romagna: risponde la Regione
C’è una discreta risposta in questi giorni all’invito giunto dalla Regione Emilia Romagna, per quanto riguarda un tema delicato come quello del vaccino per il tetano. Non c’è alcun rischio sanitario al momento, è opportuno specificarlo a tutti coloro che alimentano tesi complottiste in merito all’alluvione delle ultime settimane, visto che si è arrivati a dire che i problemi avuti in quelle zone sarebbero stati “indotti” per arrivare a questo. Vale a dire alla vaccinazione di massa di cui si parla da un paio di giorni a questa parte.
Non potevano mancare i complottisti sul vaccino per il tetano in Emilia Romagna: replica dalla Regione
Come se non bastassero le truffe sull’IBAN per effettuare donazioni, di cui vi abbiamo parlato pochi giorni fa con un altro articolo, ora tocca fare i conti coi soliti complottisti che puntano sul nulla più assoluto. Soprattutto nel ravennate, in tanti hanno compreso la natura dell’appello, cercando di completare l’iter relativo al vaccino per il tetano nel più breve tempo possibile. Nonostante questo, non mancano sui social commenti davvero difficili da comprendere:
“Ecco il motivo per cui l’esercito non va a tirare l’acqua, così hanno la scusa ed emergenza dell’acqua stagnante per smaltire tutto quello che hanno nei depositi, è tutto organizzato e manipolato”;
“Vi ho già detto che l esercito è impegnato nelle guerre americane e una parte sta attuando il blocco navale a Libia e Tunisia e a Lampedusa. E grande la Meloni e Salvini due ‘giganti della politica'”;
“L’esercito c’è, ma non si deve sapere. Dovremmo aver imparato che non è che non lo dice la tv e quindi non c’è. Anche di reazioni avverse non si parla in tv, eppur ci sono! Entrate nella loro pagina FB”;
“Mi viene il dubbio se sia veramente antitetanica. Cosa sappiamo di questo vaccino per il tetano”.
Per fortuna, dopo la proliferazione di queste reazioni complottiste a proposito del vaccino per il tetano in Emilia Romagna, è arrivata la risposta secca della Regione, con un comunicato ufficiale che mette in chiaro diversi aspetti. Insomma, si tratta solo di una misura preventiva, non presentata ai cittadini come “urgente”, visti i potenziali rischi connessi ad alluvioni ed allagamenti.
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