Psicosi su tentati rapimenti di bambini tramite una catena WhatsApp: il caso Catania e non solo

di Redazione Bufale |

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Psicosi su tentati rapimenti di bambini tramite una catena WhatsApp: il caso Catania e non solo Bufale.net

Una vera e propria psicosi da social in queste ore, alla luce di una catena WhatsApp che ci parla di presunti tentati rapimenti di bambini. Un messaggio testuale e vocale sta circolando oggi 6 aprile, con la speranza di mettere in guarda soprattutto i genitori nel tenere gli occhi aperti. Soprattutto nella zona di Catania, dove secondo questa fonte ci sarebbero state tantissime denunce a causa di un uomo mascherato che sta vagando tra le auto. Insomma, uno di quei casi che creano apprensione ed allarmi, oltre ad un certo stato di agitazione come notato qualche mese fa con il caso del furgone bianco (qui il nostro approfondimento).

Cosa c’è di vero nei tentati rapimenti di bambini? Ci sono analogie tra il caso che si sta verificando a Catania e quelli passati in Campania? La questione è stata ricostruita in modo interessante da Catania Today, che ha cercato di scavare in questa vicenda per dare a tutti un contributo informativo extra. Contattata la Questura, infatti, è emerso che di recente ci sia stata una sola denuncia di questo tipo. Smentendo a conti fatti quanto trapelato dalla catena WhatsApp in questione.

Al momento non è ancora chiara l’origine della foto che mostra l’uomo mascherato tra auto, alla ricerca di qualcosa o di qualcuno. Di sicuro occorre un attimino minimizzare l’allarme dovuto ai tentati rapimenti di bambini. Questione valida oggi 6 marzo, dopo quanto emerso con la catena WhatsApp relativa al caso di Catania, ma lo stesso iter dovrebbe essere seguito sempre dai genitori quando ci si imbatte in messaggi del genere.

Verificare con fonti ufficiali l’attendibilità di notizie simili è fondamentale per evitare psicosi, fermo restando che tutti debbano fare la massima attenzione a potenziali “movimento strani”. Insomma, in attesa di ulteriori indagini sulla catena WhatsApp in questione, l’invito è quello di valutare la vicenda con un sano equilibrio.

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