PRECISAZIONI In origine l’uomo senza nessun titolo imparò a costruire strade “eterne”
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Fortunatamente, leggendo i commenti principali del post, ci si rende conto che molte persone hanno risposto intelligentemente a questa immagine.
Le strade che costruivano gli antichi romani non hanno nulla a che vedere con le strade moderne, che includono materiali da costruzione, norme di sicurezza da rispettare, studi ingegneristici di progettazione ecc.
Ad esempio, in passato non si sapeva neanche cosa fossero i criteri di Lamm.
Come citato sul sito dell’Università di Napoli:
Le verifiche della congruenza di un tracciato si basano, in molti casi, sulla misura della differenza tra le velocità operative praticabili sugli elementi contigui, ovvero della differenza tra velocità di progetto e velocità operativa su un medesimo elemento: si tratta di valutare l’entità delle variazioni di velocità che, per un buon progetto, dovrebbero essere contenute in un intervallo piuttosto ristretto (criteri di Lamm).
I suddetti criteri proposti da Lamm per la verifica della sicurezza (Safety Criteria) sono accettati a livello nazionale ed internazionale come strumento di “diagnosi”, per rilevare eventuali disomogeneità che possano dar luogo a comportamenti di guida pericolosi che generano insicurezza stradale.
Sul sito dell’ANAS è a disposizione un articolo che spiega le varie prerogative da tenere in considerazione per costruire le strade a norma.
Le università di ingegneria insegnano a studiare e costruire le strade correttamente, non a distruggerle. Quando una strada o un ponte crollano, è necessario cercare e approfondire le cause che hanno portato alla distruzione della struttura.
Eclatante e di recente, il caso del ponte crollato ad Annone di Brianza.
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