PRECISAZIONI Musulmano distrugge statua della Madonna – Video – Bufale.net
In seguito all’articolo “DISINFORMAZIONE Islamici distruggono statua della Madonna” nella nostra pagina Facebook è stato segnalato più volte il video di un musulmano che getta a terra, e rompe, una statua raffigurante la Madonna. Abbiamo deciso di parlare di quel video e dare le dovute precisazioni.
Il video segnalato è stato pubblicato su Youtube il 29 ottobre 2013, quindi non ha niente a che vedere con l’episodio avvenuto a Perugia. Il titolo del video è “Muslim Cleric Smashes Statue of Virgin Mary“, quindi è stato ritenuto immediatamente un Imam. Bisogna considerare però chi è questa persona che rompe una figura religione che fa parte anche della religione musulmana:
“E Maria, figlia di °Imran, che conservò la sua verginità; insuflammo in lei il Nostro spirito. Attestò la veridicità delle parole del Suo Signore e dei Suoi libri e fu una delle devote” (Sacro Corano, Sura al-Tahrim, 66:12)
“E quando gli angeli dissero:- In verità, o Maryam, Allah ti ha eletta, ti ha purificata ed eletta tra tutte le donne del mondo-” (Sacro Corano, Sura ali-°Imran, 3:42)
Il protagonista del video è lo sceicco Omar Raghba (citato anche come Omar Gharba), religioso wahhabita e odiernamente noto estremista membro dell’ISIL.
Omar Gharba era il religioso di una brigata dell’Esercito Siriano Libero, a inizio 2012 affermava che al-Qaeda era stato creato dal regime siriano per spaventare l’occidente e i ribelli, ma successivamente disertò l’Esercito Siriano Libero per unirsi con il gruppo terroristico dello Stato Islamico in Iraq e del Levante (ISIL).
Cos’è il Wahhabismo? Siamo abituati a sentir parlare di sunniti e sciiti, le prime correnti nate in seguito alla morte del Profeta, e il wahhabismo è una corrente ultraradicale dell’area sunnita che punta a liberare la religione dalle pratiche nate e diffuse successivamente ai primi anni dell’islamismo, come il culto dei santi e delle loro tombe (inclusa quella di Maometto), l’uso del tabacco e l’abitudine di radersi la barba.
Quindi, i wahhabiti cosa pensano dei santi? Cosa pensano del Profeta Maometto? Il fondamento del Wahhabismo è quello dell’unicità di Dio, quindi il culto dei santi viventi o defunti, incluso Maometto, che condividerebbero come esseri umani l’onnipotenza e il volere di Dio, è considerato politeismo. La loro è una sorta di “purificazione” dello stesso Islam. Capite, quindi, che per lo sceicco Omar Raghba non c’è stato alcun problema nel distruggere la statua della vergine Maria.
I seguaci della corrente wahhabita non distruggono solo simboli religiosi cristiani, ma anche musulmani. Lo stesso vale per i massacri, non si limitano a chi non è musulmano, ma anche a quei musulmani che non seguono la loro corrente. Per questi motivi non sono ben visti, anche storicamente, dal mondo musulmano stesso.
UN PO DI STORIA
Il fondatore del Wahhabismo, Muhammad ibn ʿAbd al-Wahhāb (XVIII secolo), voleva diffondere la sua interpretazione dell’Islam, dove si eliminava l’associazione a Dio (santi, profeti), considerando gli ultimi 1000 anni (prima dei suoi giorni) una visione errata e politeista dell’Islam. Il suo pensiero fu così radicale che non solo applicò i versi del Corano contro gli stessi musulmani che non credevano alle sue posizioni, ma con l’influenza ottenuta riuscì a raccogliere un numero di seguaci tanto da permettersi di invadere i Sacri Recinti di Mecca e Medina. Cacciati dalle moschee, emise una fatwa per invadere le due Sacre Moschee (ritenute inviolabili dal Corano).
Dieci anni dopo la morte di Muhammad ibn ʿAbd al-Wahhāb, l’esercito wahhabita non si limitava al massacro di uomini, donne e bambini, e fu tanta la paura dei Meccani che si arresero e cedettero le chiavi della città (1806 d.c.). In seguito marciarono su Mecca e Medina, le assediarono e violentarono donne, vendettero i bambini come schiavi e sgozzarono gli uomini senza pietà. Il loro dominio sui due santuari durò sette anni, finché il Sultano Ottomanno ordinò al Governatore dell’Egitto di combatterli e cacciarli dalle città sacre. Il Governatore d’Egitto, Muhammad ‘Ali Pasha, riunì da tutto il mondo islamico un esercito molto potente che gli permise di liberare Medina ed infine la Mecca, fino a distruggere la roccaforte wahhabita nel Nejd.
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