PRECISAZIONI In India per comperare a 700 euro un farmaco contro l'epatite C che in Italia costa 74mila – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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PRECISAZIONI In India per comperare a 700 euro un farmaco contro l'epatite C che in Italia costa 74mila – Bufale.net Bufale.net

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Un quarantenne trentino avrebbe raccontato a Repubblica la sua esperienza nell’acquisto di un farmaco contro l’Epatite C in India, costato ben 700 euro contro i 74 mila euro richiesti in Italia. In questo articolo vi spieghiamo come è possibile tutto ciò.

Il farmaco dal costo proibitivo

Il farmaco in questione è il Sofosbuvir, commercializzato in Italia dal 2013 con il nome Sovaldi. Esso viene prescritto a pazienti affetti da Epatite cronica C in fase avanzata o con cirrosi epatica e non viene usato da solo, ma sempre insieme ad un altro farmaco. La terapia può durare dalle 12 alle 24 settimane, ma basti pensare che per quelle 12 settimane il costo della stessa è di circa 84 mila dollari (al cambio attuale, in data 5 agosto 2015, circa 77 mila euro). Un problema non da poco per chi, malato di Epatite C, vorrebbe avere accesso a tali medicinali, ma sia chiara una cosa: il farmaco è accessibile, attraverso dei criteri specifici dell’AIFA, ai pazienti più gravi e che  riscontrano un evidente rischio per la propria vita. Chi non rientra in questi criteri può acquistare liberamente il farmaco, e questo è probabilmente il caso del malato di Epatite C raccontato da Repubblica.
Nonostante sul sito dell’IAIFA vengano pubblicati i criteri di accesso per la terapia dell’Epatite C cronica, la Procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo (si parla di una ventina di decessi) e omissione di cure. Ecco le parole del Procuratore Raffaele Guariniello:

Vogliamo capire quali siano i criteri grazie ai quali alcuni malati possono accedere alla cura ed altri no, e per questo abbiamo iniziato a interrogare persone a diversi livelli. Si tratta di una questione molto complicata: non è facile accertare di chi sia la responsabilità dato che, pur essendoci una norma che stanzia ingenti somme di denaro, attualmente le Regioni sarebbero costrette ad anticipare le spese di tasca propria. Ma i farmaci non sono disponibili per tutti i malati e questo è in contrasto con il diritto alla cura per chi è malato.

Su questo punto non ci resta che attendere i risultati delle indagini.

Il caso India ed Egitto

Che in India il costo dei farmaci sia più accessibile rispetto ad altri Paesi del mondo è cosa ormai nota. Giusto per fare un esempio, oltre l’80% dei farmaci usati da Medici Senza Frontiere per i trattamenti contro l’HIV sono generici indiani. Non solo contro l’HIV, ma anche quelli contro altre malattie come la tubercolosi e la malaria. Già lo scorso 11 giugno 2015 Medici Senza Frontiere si è espressa apertamente affinché il Ministro indiamo Modi resistesse alle pressioni estere (Stati Uniti, Giappone, Svizzera ed Unione Europea) nel modificare le leggi indiane sui brevetti farmaceutici: ciò impedirebbe al Paese di produrre farmaci a basso costo.
Non solo India, ma anche in Egitto è possibile acquistare il farmaco contro l’Epatite C a buon prezzo grazie ad un accordo avvenuto nel 2014 tra Governo egiziano e la casa farmaceutica produttrice del Sovaldi (Sofosbuvir), la Gilead: il costo della terapia si aggira intorno a circa 300 dollari al mese.
Il farmaco è stato reso disponibile in Egitto da maggio 2015 al modico prezzo di 2400 EGP, circa 314,5 dollari.

In India vendono un farmaco “tarocco”?

Sorge spontaneo il dubbio che si tratti di un farmaco “tarocco”, ma l’accordo tra la casa farmaceutica produttrice Gilead e l’Egitto non è l’unico.
La Gilead ha intrapreso accordi di licenza con sette case farmaceutiche generiche con sede in India, al fine di aumentare l’accesso al farmaco in 91 Paesi in via di sviluppo. Le sette imprese generiche indiane sono le seguenti:

  • Cadila Healthcare
  • Cipla (società con sedi estere anche negli Stati Uniti e nell’Unione Europa)
  • Hetero Labs
  • Mylan Laboratories
  • Ranbaxy Laboratories
  • Sequent Scientific
  • Strides Arcolab

Il turismo medicinale

In Stati Uniti esistono agenzie per il “turismo medicinale”, come la Health Flight Solutions. In un articolo pubblicato dal sito Bloomberg.com viene riportata l’esperienza di un 61enne australiano di nome Greg Jefferys che si sarebbe recato in India perché non rientrava tra i casi gravi “coperti” dallo Stato.
Jeffeys si era recato presso l’Apollo Hospital di Chennai, in India, una struttura moderna e specializzata nel trattamento di pazienti provenienti dall’estero. Il distributore del farmaco generico per l’Epatite C fornito alla struttura sanitaria era la Mylan, una delle società autorizzate dalla Gilead.
Costo dell’intero trattamento? 1000 dollari, il prezzo di una pillola in Australia e negli Stati Uniti. Jeffeys aveva pagato appena 2000 dollari tra albergo e trasporto.

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