Perché il malvagio Professor Peters nemico di Gandhi è una fake news

di Shadow Ranger |

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Perché il malvagio Professor Peters nemico di Gandhi è una fake news Bufale.net

È tornata la bufala del malvagio Professor Peters nemico di Gandhi. Per carità, un apologo carino, affascinante e quanto volete. Ma un chiaro caso di “e io lo condivido perché mi piace”. Una storia inventata, attribuita al personaggio sbagliato, educativa in ogni altra circostanza ma forse non in questa.

Una storia inventanta, come quella di Churchill punk che incita alla ribellione contro i divieti di fumo e il sistema. O quella di Pertini rozzo e sbavante cavernicolo che “ad un grande discorso per la Pace” rabbiosamente invocava il diritto di percuotere i politici “con mazze e pietre” (cosa sensata come proporre un’orgia pagana ad una messa di quaresima).

La foto usata in tutte le condivisioni della fake news del malvagio Professor Peters nemico di Gandhi

La foto usata in tutte le condivisioni della fake news del malvagio Professor Peters nemico di Gandhi

La storia è piena di finti aneddoti attribuiti a questo o quel personaggio: la storia del malvagio professor Peters nemico di Gandhi non è da meno.

La storia

La condivisione che periodicamente ritorna è questa:

“Quando Gandhi studiava giurisprudenza all’Università di Londra aveva un professore, Peters, che non lo sopportava; Gandhi, però, non era tipo da lasciarsi intimidire. Un giorno il professore stava mangiando nel refettorio e Gandhi gli si sedette accanto. Il professore disse: –Signor Gandhi, lei sa che un maiale e un uccello non possono mangiare insieme?– Ok Prof, sto volando via…rispose Gandhi, che andò a sedersi a un altro tavolo. Il professore, profondamente infastidito, decise di vendicarsi al successivo esame, ma Gandhi rispose brillantemente a tutte le domande. Allora decise di fargli la domanda seguente: – Signor Gandhi, immagini di stare per strada e di notare una borsa; la apre e vi trova la saggezza e molto denaro. Quale delle due cose tiene per sé?– Certamente il denaro, Prof. –Ah, io invece al posto suo avrei scelto la saggezza.– Lei ha ragione Prof; in fondo, ciascuno sceglie quello che NON ha!
Il professore, furioso, scrisse sul libretto la parola IDIOTA e glielo restituì. Gandhi lesse il risultato della prova e tornò subito indietro. –Professore, Lei ha firmato l’esame ma si è dimenticato di mettere il voto!

Storia affascinante perché vi è di tutto. L’amatissimo Gandhi, il personaggio del malvagio Professor Peters, descritto come un colonialista inglese razzista e brutale “umiliato e asfaltato” dal futuro Mahatma Gandhi, la vendetta degli umili e una certa poesia lirica.

Tutto questo porta ad un numero ingente di condivisioni ad ogni apparizione: quasi quattromila in due giorni, al censimento dell’ultima ricondivisione pubblica.

Ma ovviamente non stiamo parlando di una storia vera. Ne parlammo nell’ormai lontano 2014.

Perché il malvagio Professor Peters nemico di Gandhi è una fake news

La paternità della storia se la giocano due pagine. Due pagine Internet, dato che non vi sono tracce della sua presenza in alcun testo, storico o biografico, relativo al Mahatma Gandhi.

La prima apparizione su internet di questo testo è in un post della pagina in lingua inglese Joke of the Day del 6 marzo 2014, in lingua inglese. La versione Italiana è, ovviamente, pedissequa traduzione di questa.

La seconda è su una pagina in lingua cinese con traduzione Inglese dedicata alla figura di Gandhi, pubblicata a ottobre del 2014 in lingua cinese e inglese.

La storia ha quindi cominciato ad esistere solo nel 2014.

Il portale di Fact Checking Truth or Fiction riporta “Joke of the Day” come una pagina satirica, dichiarando il testo satira.

Entra nel dettaglio il portale Skeptics, che elenca nel dettaglio i motivi per cui siamo di fronte ad una completa mistificazione.

In primo luogo l’autobiografia di Gandhi descrive il giovane futuro Mahatma come una persona estremamente timida, ansiosa e spaventata all’idea di parlare in pubblico, o anche solo in un luogo con più di “dodici persone”.

Aggiungendo l’estrema improbabilità di un personaggio degno del Professor Piton di Harry Potter che decide di pranzare coi suoi studenti con l’apposito scopo di umiliare e deridere uno di loro, probabilmente il Gandhi storico avrebbe incassato i peggiori insulti senza battere ciglio e rischiando un attacco di panico.

Se questo dettaglio può ancora entrare nel reame delle ipotesi, le citate ragioni porterebbero a pensare che Gandhi avrebbe in futuro parlato del malvagio Professor Peters come parte della sua formazione.

Ma prima del 2014 nessuno ne ha parlato. Mai.

L’analisi storica degli eventi: qualcuno ha davvero esaminato il curriculum didattico di Gandhi

Ma alcuni colleghi fact checker si sono spinti oltre: studiando il curriculum di Gandhi.

Swapnajit Mitra, per “India Currents” redasse un intero articolo di fact checking coi risultati delle sue indagini. In caso di problemi con la visibilità del portale, avendone noi stessi parlato in passato abbiamo potuto conservarne fortunatamente una copia di archivio.

Il ricercatore ha contattato personalmente David Price, Vice-Rettore all’Università di Londra, ottenendo alcuni dati sulla presenza di Gandhi. Effettivamente c’è un Gandhi che risulta iscritto presso un tale Henry Morley nell’anno accademico 1888-1889, ed un “Gaudhi” citato l’anno successivo tra gli studenti dell’anno passato.

La breve esperienza citata suggerisce che Gandhi, studente di giurisprudenza e futuro avvocato, abbia considerato di iscriversi alla UCL, per poi proseguire i suoi studi alla Honourable Society of Gray’s Inn, passo ritenuto necessario per una carriera forense.

E quella breve menzione è l’unica testimonianza in comune tra la realtà fattuale e la storia.

Non esiste traccia del malvagio Professor Peters, non esiste traccia di uno statino con la parola “idiota” vergatovi, non esiste traccia di studi presso questo professor Peters (che sicuramente non è Henry Morley).

Esiste una serie di passaggi da pagine pubbliche a pagine pubbliche della storia, che cominciano dal 2014 e non si arrestano ancora oggi.

 

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