Odio social contro una ragazzina di 12 anni, coinvolti anche insegnanti: contattato Ministero

di Bufale.net Team |

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Odio social contro una ragazzina di 12 anni, coinvolti anche insegnanti: contattato Ministero Bufale.net

Nasce tutto da una denuncia pubblicata sui social dall’ex ministro Lucia Azzolina. Che a sua volta raccoglie lo sfogo di Anita, 12 anni, ragazzina nota alle cronache per aver protestato per il diritto alla scuola in presenza.

Sulla necessità della DAD in questo periodo difficile, possiamo scrivere fiumi e fiumi di parole. Come possiamo scrivere altrettante sulla necessità di rimettere presto in sicurezza la scuola e consentire ai ragazzi il ritorno ad una normalità che è molto più dell’apprendimento.

Stiamo lottando contro il tempo e lo sappiamo.

Quello che non possiamo capire, non possiamo consentire, non dovremmo tollerare, è vedere montare l’odio social contro una ragazzina di 12 anni.

Ciò che una società civile non dovrebbe accettare è vedere coloro che si dichiarano, a gran voce anche, educatori della gioventù rovesciare sulla stessa rabbia, livore e frustrazione.

Sappiamo che di questi tempi perdere la calma è facile: ma che un dodicenne agisca da dodicenne, fa parte dell’ordine naturale delle cose.

Un adulto che se la prende con un dodicenne? Molto meno.

Ma andiamo con ordine

Azzolina denuncia: Odio social una contro ragazzina di 12 anni: coinvolti anche insegnanti

Il Corriere di Torino ha ricostruito la vicenda.

Vicenda che parte dal lontano Novembre, quando una studentessa dodicenne decide di protestare per richiedere il diritto a rientrare in classe in sicurezza.

Una protesta pacifica: seguire le lezioni in DAD, ma davanti alle scuole chiuse.

“Anita devi pazientare. E se ti senti di continuare la tua protesta pacifica fallo, anche se non si potrebbe per via del lockdown”

Le scrisse l’ex ministro con molta più umanità di quello che abbiamo visto in queste ore.

La vicenda si sarebbe potuta esaurire, come tante vicende di questo mondo qui.

Se non fosse che un portale di informazione in data 20 Febbraio ha rilanciato le dichiarazioni della giovinetta.

Siamo su Internet, patria internazione di Napalm51 e dell’Odio Social.

L’esito era già scritto. Quello che ha fatto male? Leggere tra chi ha vergato gli insulti peggiori gente che si è dichiarata insegnante.

Coloro che dovrebbero collaborare coi genitori non solo nel fornire nozioni, ma la differenza stessa tra il bene ed il male, ed hanno invece ammanito il perfetto esempio di come sia banale l’Odio social contro una ragazzina di 12 anni.

Gli insulti

Anita,tesoro caro…se preferisci la scuola alle vacanze significa che,probabilmente, devi farti una domanda e darti una risposta

probabilmente sua madre vorrà fare carriera politica…

Per agosto mi comprerò una barca e la chiamerò ANITA per omaggiare questa instancabile studentessa

Ma basta.Imbavagliatela.Non se ne può più.I ragazzi e i professori in Dad,lavorano e anche tanto.La situazione che stiamo vivendo,richiede sacrifici a tutti e quindi bisogna farli.

“preferisco la classe alle vacanze” . Bene, non ha capito nulla della scuola. E della vita.

. Se vuoi stare a scuola ,alla tua età , nel periodo estivo.. Di sicuro hai qlc problema… Che intervenissero gli assistenti sociali!!

Stare in dad era1)fuori e c’era il divieto di uscire 2) non rispettosa delle regole 3 ) era in cerca di visibilita’ 4)non si è resa conto di non essere dalla de filippi ad amici 5)quello che voglio dire a questa ragazzina che le regole si rispettano che ti piacciono o meno te lo consiglio sia da docente che da mamma

Bene…. Bisogna indagare! Qual’è il motivo di non voler stare a casa con la famiglia?

Evidentemente ha perso tempo lei ed ora cerca di mettere nel cesto tutti quanti. Bocciatela a prescindere

Nooooo, ma questa è una di quelle cresciute con il latte al plutonio ?

Ma fai la bambina ….e non rompere ….patetica

E questa è solo una piccola selezione dei commenti rimasti in piedi dopo la segnalazione, oltre l’ormai celebre “Tesoro vai da un terapeuta” immortalato dalla stampa.

Disturbata, stupida, esibizionista… insulti orribili per una bimba, infondati per chi neppure ha accesso ai Social, quantomeno per diritto di contraddittorio verso l’onda montante dell’Odio.

Come vedete c’è di tutto: proposte di bocciature dal vago sapore ritorsivo, inviti a contattare gli assistenti sociali per punire i genitori della piccola per aver espresso il suo pensiero.

Autentici insulti, ma anche il ghignante eco del noto tormentone social del “Latte al Plutonio”.

Tutto contro una ragazzina di dodici anni.

Ok, sta bene. La DAD è importante. Ci saranno stati sicuramente professori e insegnanti colpiti nell’orgoglio: ma concentrarsi, docenti e utenti, tutti quanti nella pubblica lapidazione di una bambina, a cosa porta se non a dimostrare che i Social hanno fallito?

#restiamoumani, #andratuttobene, #torneremomigliori… non sono diventate solo parole vuote che ci ripetiamo per nascondere una realtà peggiore?

Guardiamo in faccia la Realtà, guardiamoci in faccia: non siamo mai stati del tutto umani e non andrà mai più bene niente. Anzi, tutto quello che stiamo facendo continuerà a peggiorare inesorabilmente nell’odio social, non torneremo mai migliori di quello che eravamo perché la Pandemia ha solo dimostrato che non siamo mai stati migliori, né abbiamo desiderato esserlo.

La speranza: qualcuno si ribella

Dal Corriere emergono voci in difesa della piccola Anita

«Ma figuriamoci, noi ci siamo attivati da subito e lei ha sempre seguito le lezioni — reagisce Lorenza Patriarca, preside dell’Ic Tommaseo frequentato da Anita —. È vergognoso, è incredibile che ci siano educatori che utilizzano in questo modo i social: sarebbero da convocare subito in ufficio di presidenza per prendere provvedimenti nei loro confronti». L’efficacia del lavoro in Didattica a distanza è il nervo scoperto degli insegnanti, indignati che passi come tempo perso da recuperare a scapito delle vacanze.

Solidarietà bipartisan dall’ex ministro

E da Calenda e Scalfi, per Azione

Solidarietà Bipartisan, perché siamo dinanzi ad una battaglia di civiltà.

Tale Odio Social non resterà impunito: quanto meno per gli insegnanti coinvolti sono in arrivo indagini e ispezioni dell’attuale Ministero dell’Istruzione, annuncia il Messaggero.

Per tutti gli altri?

Speriamo nella più severa delle sanzioni.

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