NOTIZIA VERA Virus Android da record nel 2018: le 149 app più pericolose da evitare

di Redazione Bufale |

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NOTIZIA VERA Virus Android da record nel 2018: le 149 app più pericolose da evitare Bufale.net

Un vero e proprio boom di virus Android, non necessariamente disponibili al dì fuori del Play Store. Questo è il trend che si sta creando in un 2018 ricco di insidie per il pubblico, soprattutto per il pubblico meno esperto che è solito scaricare app senza pensarci su troppo a lungo. Questo almeno è quello che emerge da un recente studio di G Data, che di recente ha reso pubblico il cosiddetto Malware Android Report riguardante il primo semestre 2018 e che, come potrete osservare, non lascia molto spazio a dubbi ed interpretazioni.

Partiamo dal presupposto che il mondo dei virus Android è ormai diventato infinito. L’analisi presa in esame oggi 26 luglio, ad esempio, sottolinea che in giro ci sarebbero addirittura 2.040.293 applicazioni dannose. La questione riguarda soprattutto il robottino verde, ma fate molta attenzione anche nel caso in cui doveste ritrovarvi con un iPhone, se pensiamo al fatto che negli ultimi due anni la situazione è peggiorata in modo significativo anche con il sistema operativo iOS che sembrava inviolabile.

Virus Android

Virus Android

Tornando alla questione dei virus Android, il report trattato in parte anche da Mashable ci parla addirittura di un incremento del 40% rispetto a quanto è stato registrato nello stesso periodo dello scorso anno. A testimonianza del fatto che le contromisure adottate dagli sviluppatori non siano state così efficaci come ci si poteva aspettare. Quali sono le 149 app che dobbiamo evitare nel modo più assoluto? Ecco una lista che dobbiamo tenere bene a mente:

Insomma, alla luce di un trend che vede la minaccia dei virus Android sempre più vicina alla nostra realtà, è necessario fare mille valutazioni prima di effettuare il download di un’app che non conosciamo alla perfezione. Ricordate che molto spesso cambia anche una singola lettera rispetto a quella originale, con il chiaro intento di colpire gli utenti meno attenti. Anche qui in Italia.

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