NOTIZIA VERA Ragazza investita, il conducente: “Volevo catturare un pokemon” – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti il seguente articolo, targato italianviruschat
All’inizio la cosa faceva sorridere. Molti prendevano in giro questo “cacciatori di Pokemon” e altri bollavano la cosa come l’ennesima moda del momento. Il gioco Pokemon Go ideato dalla Nintendo non solo è molto più di una fissazione passeggera, ma sta diventando anche un serio problema per la sicurezza pubblica. I casi assurdi e talvolta anche gravi iniziano davvero ad essere tanti in ogni parte del mondo. Pochi giorni fa ad Agropoli un giovane di 25 anni ha perso il controllo della propria auto rischiando la vita perché aveva visto un Pokemon da catturare, a Niscemi una donna è stata investita da una moto guidata proprio da un cercatore di Pokemon che conduceva il mezzo con una mano sola mentre con l’altra teneva lo smartphone sul quale i suoi occhi erano fissi. Per non parlare di quello che è successo negli Stati Uniti dove una 18enne incinta è stata investita da un minivan e ha rischiato di perdere il bambino proprio perché distratta dalla famosa app.Adesso ci risiamo e siamo ancora nella zona di Napoli. Qui intorno alle 21 una ragazza stava passeggiando per le vie del paese, San Paolo Bel Sito, quando è stata urtata violentemente da una vettura alla cui guida c’era un ragazzo che per lo meno si è subito fermato per prestarle soccorso. Il giovane automobilista ha poi confessato di essersi “distratto un attimo” perché aveva visto un Pokèmon e voleva catturarlo. La ragazza si è fatta visitare al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Nola dove i medici le hanno riscontrato solo una forte contusione al gomito. E’ chiaro che poteva andare molto peggio ed è altrettanto chiaro, purtroppo, che proseguendo di questo passo prima o poi la tragedia accadrà.
La notizia è vera, anche se l’uso di una foto prelevata dalla tragedia accaduta a Fregene, del tutto scollegata rispetto alla notizia narrata e la chiosa che preannuncia future tragedie sembrano fare più colore che informazione.
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