Ci segnalano i nostri contatti una serie di post virali vintage relativi ad un un programma di sussidi per gli impianti dentali, con tanto di link da cliccare su Facebook.
Programma che ovviamente non esiste, e i link possono essere qualsiasi cosa dalla truffa al “griefing”, ovvero come accaduto altre volte contenuti per deridere l’utente caduto nella beffa.
Come in simili casi, si parla di emolumenti inesistenti usati come civetta per stimolare il click. Come spiegato a Mooney da Raffaele Iandolo, presidente della Commissione Albo Odontoiatri (Cao) della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), ci sono effettivamente alcuni casi in cui determinate categorie di pazienti affette da vulnerabilità sanitarie possono accedere a cure dentistiche gratuite, ma sarebbe utile rimediare al fatto che il 70% delle famiglie risulta scoperto dalle cure dentistiche.
È comunque possibile avvalersi di un buon commercialista per valutre la possibilità di scaricare parte delle spese relative.
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