Niente affitto ad una ragazza italiana di colore: «Siamo razzisti e fascisti, viva l’Italia»

di Luca Mastinu |

bufala sindaco di lonigo
Niente affitto ad una ragazza italiana di colore: «Siamo razzisti e fascisti, viva l’Italia» Bufale.net

I nostri lettori ci segnalano un articolo pubblicato su Il Mattino questa mattina, 2 aprile 2019, che riporta il caso di una ragazza italiana di origine africana alla quale è stata negata la possibilità di un affitto. Su tutti i canali social è stata condivisa l’immagine dello screenshot estratto dalla conversazione tra la ragazza e i proprietari dell’appartamento di Pisa. La vicenda ha avuto origine da un annuncio pubblicato su un gruppo Facebook:

L’annuncio riportava:

AFFITASI PER UNA PERSONA ITALIANA REFERENZIATA APPARTAMENTO ZONA PISA NORD
RICHIESTA 350€
LA RICHIESTA HA PREROGATIVA PER LAVORATRICI/LAVORATORI.
NO FAMIGLIE, NO FUMATORI, NON COMMENTI PERCHÉ VERRANNO ELIMINATI
CONTATTI IN PVT

Nel secondo screenshot troviamo una parte della conversazione tra la ragazza (2) e l’autrice dell’annuncio (1):

1: Scusa eh, ma m’hai preso per una preistorica?

2: Non so di preciso cosa intendi per “preistorica”; specificare tra i criteri di selezione la nazionalità su un annuncio comunque è abbastanza lontano dal mio concetto di modernità;

3: E allora non rompere i co***oni alla gente perché qui siamo italiani razzisti e fascisti se lo vuoi sapere! Viva l’Italia!

L’articolo sul Tirreno

Come scrive Il Tirreno in un articolo dell’1 aprile 2019 (riservato agli abbonati) e ripreso da altre testate – TodayIl MessaggeroRepubblicaOpen – la ragazza vive a Pisa ed è un medico di recente abilitazione. Figlia di madre ugandese e padre livornese, alla vista dell’annuncio ha voluto “gettare l’esca” per vederci chiaro. Il Tirreno riporta il primo messaggio che la ragazza avrebbe mandato all’autrice dell’annuncio: «Sono italiana, figlia di genitori italiani, ma sono un po’ scuretta. Potrebbe essere un problema?». L’autrice del post, sempre secondo Il Tirreno, scrive che l’annuncio non è rivolto agli studenti e la ragazza afferma di essere un medico. Le viene dunque richiesto il curriculum, e la ragazza torna sull’argomento: «Ma pensa che ci possano essere problemi per la questione che ho accennato?».

Le frasi riportate finora dal Tirreno non sono accompagnate da screenshot, perché le immagini della conversazione partono dal messaggio stizzito della proprietaria (mi hai preso per una preistorica?). A seguito della spiacevole conversazione, la ragazza avrebbe poi postato le immagini della chat sul gruppo nel quale era comparso l’annuncio. Interrogata dal Tirreno ha dichiarato:

Quando le ho scritto l’ho fatto per me, quando leggi di case agli italiani la cosa che pensi è che vuoi affittare solo a bianchi, non contaminati. Mi ha turbata il rendermi conto che per come stanno andando le cose oggi, nel mio essere italiana al cento per cento, cosa che per me non costituisce un vanto, perché ad esempio apprezzo tante altre culture e origini, nel clima attuale ci saranno sempre più persone che mi vedranno come un qualcosa di diverso dall’essere italiana. Nel mio caso non sono le origini, ma il colore della pelle a fare tutta la differenza.

Il Tirreno, infine, riporta che il consigliere comunale del PD Gianluca Pizzanelli ha segnalato l’episodio all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) e ha comunicato che presenterà un’interpellanza al sindaco di Pisa Michele Conti.

Perché parliamo di “Analisi in corso”?

Alcuni, pur se in buona fede, pensano che il tag “analisi in corso” sia un modo più gentile per parlare di “bufala” o “disinformazione”. Piuttosto, come la stessa espressione suggerisce, il tag “analisi in corso” serve a comunicare una parziale mancanza di informazioni e di riscontri. Non parliamo del nome della ragazza – è giusto che non venga diffuso – né del nome dell’autrice del post, bensì ci ritroviamo di fronte a un’unica fonte (Il Tirreno) che riporta gli screenshot di una parte di conversazione (il resto viene trascritto dal Tirreno), e non è possibile risalire ai contenuti originali su Facebook, non essendo noto il nome del gruppo sul quale sarebbe avvenuto l’episodio.

Un’unica fonte (Il Tirreno) non è sufficiente per completare l’analisi, e ricordiamo che la notizia è presente su altre testate che fanno riferimento, appunto, soltanto al Tirreno. Parliamo dunque di “analisi in corso” nell’attesa di ulteriori fonti e ulteriori sviluppi che vi riporteremo in un prossimo articolo.

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