Morto Piero Angela, storico divulgatore e conduttore, aveva 93 anni

di Bufale.net Team |

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Morto Piero Angela, storico divulgatore e conduttore, aveva 93 anni Bufale.net

È morto Piero Angela a 93. L’annuncio è stato lasciato al figlio Alberto, colui che ha seguito le orme paterne di divulgatore e cultore delle scienze.

Classe 1928, nato a Torino, divulgatore e saggista è “nato” al mondo della divulgazione come cronista radiofonico e inviato di Telegiornali.

Ma è stato con la divulgazione scientifica che Piero Angela ha trovato un posto nelle case e nel cuore di tutto. Otto volte laureato honoris causa, pluripremiato per la sua attività di divulgazione scientifica con premi sia televisivi che scientifici e culturali, con Quark e SuperQuark ha fatto per la scienza ciò che il maestro Manzi aveva fatto per l’alfabetizzazione.

L’aveva resa appetibile, facile da comprendere, ubiquitaria. La divulgazione scientifica grazie all’opera del compianto Piero Angela aveva lasciato i salotti buoni per entrare nelle case, con toni educati, mai eccessivi e sempre improntati alla gentilezza ed all’intrattenimento intelligente.

Morto Piero Angela, il divulgatore scientifico

Piero Angela è il padre di tutti i divulgatori e i ricercatori della verità scientifica in un certo senso. Anche del fact checking. Nel 1985 dicevamo inizia l’avventura di Quark, nel 1995 SuperQuark.

Nel 2000 arriva “Ulisse, il Piacere della Scoperta” col figlio Alberto, ma nel 1989 egli diventa uno dei fondatori del CICAP, rendendolo una colonna portante della lotta alle bufale e al complottismo e oggetto dell’odio berciante e montante dei suddetti complottisti che, fino alla morte purtroppo non l’ha mai abbandonato.

L’annuncio della sua morte è arrivato con le dimesse parole del figlio.

“Buon viaggio papà”. Tanto è bastato per capire.

La pagina di SuperQuark ha ospitato un ultimo messaggio, il suo testamento ideologico

Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio

L’eredità che ci lascia è pesante, ma è un dovere non disperdere la sua opera.

Unanime il cordoglio del mondo della scienza e della società civile.

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