Messaggio sbagliato su attinenza tra bollettino Covid sui contagi del 28 marzo e 9 ottobre

di Redazione Bufale |

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Messaggio sbagliato su attinenza tra bollettino Covid sui contagi del 28 marzo e 9 ottobre Bufale.net

Sta circolando una nuova immagine in queste ore sui social, a proposito di un ulteriore raffronto tra bollettini Covid in periodi completamente diversi tra loro in Italia in termini di contagio, nonostante le cifre sui nuovi positivi registrati il 28 marzo e ieri 9 ottobre apparentemente non mostrino grandi differenze. Si tratta di un discorso simile a quello fatto ieri, al punto che rimandiamo al suddetto articolo per spiegarvi le ragioni secondo cui tabelle di questo tipo abbiano davvero poco senso. Tuttavia, con l’immagine di oggi che trovate ad inizio articolo, qualche considerazione in più va fatta.

Ha poco senso il confronto tra bollettino Covid sui contagi del 28 marzo e 9 ottobre

Se da un lato i numeri mostrati nel grafico e riportati anche da Il Corriere della Sera siano autentici, a proposito del bollettino Covid su contagi, morti, ricoveri e terapie intensive, allo stesso tempo c’è un dettaglio che sfugge a molti. Soprattutto a coloro che vogliono minimizzare la situazione attuale, accusando i Media di alimentare il solito terrorismo per ragioni che non sono mai state chiarite dalle suddette teorie.

Premesso che il 28 marzo i positivi effettivi fossero molti di più in Italia rispetto a quelli registrati, viste le palesi limitazioni che c’erano in quel delicatissimo momento storico nell’eseguire i tamponi, va analizzato bene il grafico che segue. I suddetti valori di fine marzo, a conti fatti, hanno fatto registrare il picco di contagi Covid proprio in quei giorni. Il grafico dei bollettini, che trovate anche su Wikipedia, lo dimostra. Dunque, in termini di nuovi casi quella è stata la peggiore settimana in assoluto qui da noi.

9 ottobre

9 ottobre

Quanto registrato ieri 9 ottobre, invece, rappresenta solo la fase iniziale (avviata questa settimana) della vera e propria “seconda ondata”. Dunque, da un lato il picco della prima ondata, dall’altro l’assoluta mancanza di certezze che l’incremento di positivi si possa arrestare qui. Anche perché i principali virologi ci hanno avvertiti sul fatto che ci attenda almeno un mese molto delicato. Basta il suddetto grafico a rendere inutile il raffronto tra il bollettino Covid con nuovi contagi del 28 marzo, rispetto a quello del 9 ottobre.

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