Massimo Galli e la nuova pandemia: il rilancio pericoloso delle notizie datate

di Bufale.net Team |

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Massimo Galli e la nuova pandemia: il rilancio pericoloso delle notizie datate Bufale.net

IlMeteo.it non è nuovo a rilanci e distorsioni e anche a questo giro pubblica oggi, 8 febbraio 2021, un articolo che riporta una notizia nota già dal dicembre 2020. Gli argomenti, inevitabilmente, sono la pandemia del Covid-19 e il parere degli esperti. Uno di questi ultimi è Massimo Galli che durante una conferenza ha parlato dell’arrivo di una nuova pandemia. Un titolo in cui non mancano il caps lock e i toni allarmistici. Cerchiamo insieme le fonti autorevoli.

Le esternazioni di Massimo GALLI, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, alla vigilia del XIX Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, lasciano di stucco e senza parole.

Nuova pandemia Covid? Occhio al titolo

Questo l’incipit scritto da ILMeteo.it. Certo, Massimo Galli non ha certo fatto discorsi incoraggianti, ma con un titolo del tipo: “Coronavirus: presto arriverà una nuova epidemia, l’infettivologo Massimo Galli lancia l’allarme” i lettori più frettolosi potrebbero comprendere che una nuova ondata di Coronavirus più devastante potrebbe colpire la popolazione già provata dalla pandemia in atto.

Di cosa si tratta, in realtà? ILMeteo.it lo riporta nel resto del pezzo: “Arriverà un’altra grande epidemia, causata dai germi multi-resistenti, una circostanza per la quale Massimo Galli spera che la sanità italiana si faccia trovare pronta ad “andare nella direzione opposta”, ma si dimostra preoccupato in quanto “proprio l’infettivologia ha subito tagli pesanti, unità complesse che sono passate a semplici, mentre in alcune strutture ospedaliere la figura dello specialista infettivologo è stata considerata addirittura inutile”.

Nessun mistero

Parole che Massimo Galli ha realmente pronunciato e che sono state riportate su altre testate nazionali. Agi, per esempio, pubblicava la stessa notizia il 12 dicembre 2020. Due mesi prima del lancio de ILMeteo.it. Massimo Galli sottolinea l’importanza di una rete epidemiologica pronta all’intervento contro nuove emergenze sanitarie, e quella dei germi multiresistenti è una possibilità. “Possibilità” non corrisponde a certezza, e questo ce lo insegna l’italiano.

Quella dei germi multiresistenti, secondo Galli, “minaccia il prossimo decennio”. Di cosa stiamo parlando? Non di una terza ondata dal momento che lo stesso Galli a gennaio aveva riferito che non ne avvertiva i segnali. Dei germi multiresistenti troviamo una definizione in questo documento presente sul sito istituzionale del Canton Ticino:

I germi multiresistenti sono dei batteri che hanno la capacità di resistere a diversi tipi di antibiotici come per esempio lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA), l’Enterococcus faecalis resistente alla vancomicina (VRE) e l’Escherichia coli produttore di beta-lattamasi ad ampio spettro (ESBL).
In caso di infezione da germe multiresistente, il medico non ha più a disposizione l’intera paletta di antibiotici, ma solo certe molecole attive e in alcuni rari casi ha una sola possibilità, e magari poco efficace.
Nella maggior parte dei casi tuttavia con misure di igiene e terapie adeguate si può far fronte anche a queste infezioni.

Troviamo un altro riscontro in questa guida (pagina 5) presente sul sito dell’azienda sanitaria di Reggio Calabria:

I germi multiresistenti sono microrganismi resistenti all’azione di molteplici antibiotici, in grado di causare le medesime infezioni sostenute dai germi antibiotico-sensibili, con cui condividono la stessa virulenza e le stesse modalità di trasmissione. È importante specificare che tali microrganismi multiresistenti non devono essere confusi con i microrganismi in grado di causare malattie infettive diffusive.

La prevenzione contro i germi multiresistenti

Galli, infatti, dei germi multiresistenti dice che interessano sia gli interni degli ospedali che gli ambienti esterni. Sullo stesso argomento era intervenuto il primario di Malattie Infettive di Cisanello Francesco Menichetti in un’intervista rilasciata a La Nazione.

Da anni si dice che nel 2050, se non ci metteremo al riparo prima, nel mondo avremo 10 milioni di morti da infezioni da germi multiresistenti, un dato molto più alto degli 8 milioni di morti causati dal cancro. Il problema esiste e chi come me se ne occupa da tempo lo ha ripetuto più volte.

Il 16 dicembre 2020 Francesco Cristini dell’ospedale di Rimini spiegava all’Ansa:

Per fare prevenzione si deve partire dalle più elementari buone pratiche assistenziali, come il lavaggio delle mani, visto i pazienti ricoverati sono portatori di batteri anche multiresistenti e la continua assistenza che ricevono dai sanitari può diventare veicolo nello spostamento dei germi.

Soprattutto:

Il tema dell’abuso di antibiotici emerge ogni anno con l’epidemia invernale di influenza e si è proposto anche quest’anno per la Covid-19, che sono infezioni virali e per le quali gli antibiotici non servono in prima battuta, ma solo in pazienti ben selezionati che possono avere una infezione batterica, anche sospetta, concomitante.

Perché rilanciare una notizia vecchia?

Se l’intento de ILMeteo.it è fare informazione, deve essere noto che le notizie vecchie di due mesi perdono la loro importanza, e le continue novità e i ripetuti colpi di scena della pandemia in atto ci hanno insegnato che un articolo diventa vecchio anche un giorno dopo il fatto da riportare. Le affermazioni su Massimo Galli e la nuova pandemia sono dunque reali ma meritano un titolo meno fuorviante e un trattamento più dettagliato, non un rilancio due mesi dopo la loro pubblicazione.

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