Ma davvero l’occhio umano funziona sempre a 25 o 30 Fps? Spoiler: no

Ci segnalano i nostri contatti un articolo di Il Giornale secondo cui l’occhio umano funziona sempre a 25 o 30 Fps, rendendo quindi le schede grafiche più performanti sostanzialmente inutili, ed una controanalisi dell’influencer Saddytech che smentisce la teoria.

Ma davvero l’occhio umano funziona sempre a 25 o 30 Fps? Spoiler: no
Ma la verità può essere solo da una parte: e la verità è che 25 e 30 FPS sono ormai il minimo e la media per percepire una immagine in modo fluido, ma non sono il massimo che l’occhio umano può percepire.
Ma davvero l’occhio umano funziona sempre a 25 o 30 Fps? Spoiler: no
Una persona media può percepire cambiamenti di immagini fino a 100 FPS, ovvero “immagini al secondo”, alcune persone, come i piloti militari, sono in grado di percepire cambiamenti di immagini che si susseguono ogni 3ms, il che significa essere in grado di percepire fino a 255 FPS.
Senza scomodare l’addestramento militare, anche se alcuni accaniti giocatori di FPS (che in questo caso significa First Person Shooter, sparatutto in prima persona) si infliggono addestramenti non meno severi, un accanito gamer o un cineamatore riconoscerà il “minimo sindacale” dal massimo raggiungibile: secondo uno studio condotto nel 2015 dall’Università di Groningen in Olanda ha dimostrato che la maggior parte degli utenti di videogiochi è in grado di percepire differenze fino a circa 150 FPS.
Framerate più alti non comportano una immagine più realistica e fluida, ma una resa superiore e quindi desiderabile da chi voglia produrre una realtà “più vera del vero”: non a caso uno dei primi passi che si compiono per offrire “video restaurati” è interpolare e aumentare il framerate con strumenti moderni.
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