Ma davvero la cometa 3I/ATLAS è sotto studio della difesa planetaria?
Ci segnalano i nostri contatti alcuni articoli per cui la cometa 3I/ATLAS è sotto studio della difesa planetaria. L’oggetto celeste viene definito “una cometa aliena”, e si evocano scenari di “difesa planetaria” e “cigno nero”, “ovvero che siamo innanzi a tecnologia aliena con intenzioni potenzialmente ostili verso la Terra”
Ovviamente possiamo liquidare il tutto come un caso di allarmismo.
Ma davvero la cometa 3I/ATLAS è sotto studio della difesa planetaria?
Definiamo “difesa planetaria”. Perché non si è attivata alcuna difesa planetaria.
La collaborazione International Asteroid Warning Network (IAWN), coordinata dall’agenzia spaziale americana, ha avviato da novembre 2025 a gennaio 2026 una campagna di osservazione che riguarda un oggetto celeste che non pone alcuna minaccia, e che per la sua vicinanza presenta elevate capacità di osservabilità.

Ma davvero la cometa 3I/ATLAS è sotto studio della difesa planetaria? – 3l-ATLAS (Nasa – ESA foto) – www.aerospacecue.it
Si tratta dell’ottava campagna di studio e osservazione, il cui scopo è perfezionare la nostra capacità di osservare corpi celesti ed esercitare la capacità della ricerca mondiale di dedicarsi ad esperimenti di astrometria, la scienza che studia la misura dei corpi celesti sia relativa ad essi stessi (banalmente, la loro mole) che relativamente alla posizione e distanza nel cielo.
Studiando un corpo celeste vicino impareremo a misurare i corpi lontani, studiando un corpo abbastanza noto sapremo che le nostre misurazioni saranno precise come quelli ignoti.
A parte il fatto che “cometa aliena” è un termine volutamente impreciso e teso a titillare attenzione perché ovviamente tutto quello che non è terrestre è alieno rispetto alla Terra e sarebbe come definire ogni stella del firmamento “aliena”, non si tratta di “cigni neri”, minacce aliene o difese planetarie.
Sarebbe come commentare una campagna di birdwatching chiosando che esiste una difesa mondiale che ci tutela dalle minacce dei pennuti.
Il metodo scientifico funziona così: osservando il noto per capire l’ignoto, non suscitando allarmi verso tutto quello che potrebbe essere noto o ignoto.
La presunta “cometa aliena” è stata già peraltro oggetto di fake news in passato, come quella che l’ha vista essere un sasso/astronave guidata da dinosauri cosmici.
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