Lunga fila per accaparrarsi un iPhone 12 a Napoli in zona rossa: scivolone di Scanzi

di Redazione Bufale |

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Un post pieno di inesattezze quello di Andrea Scanzi, è oggettivo e come vedremo a breve inconfutabile, in riferimento alle famose foto che ci mostrano la fila per acquistare un iPhone 12 a Napoli. Secondo il giornalista, infatti, è immorale che in un momento storico come questo ci siano tante persone, tra l’altro in un’area che si trova in zona rossa, pronte a sborsare 1.200 euro per assicurarsi l’ultimo prodotto lanciato sul mercato da Apple. Diversi i concetti che siamo in dovere di precisare.

Perché Scanzi sbaglia parlando di fila per acquistare un iPhone 12 a Napoli in zona rossa

Il post di Scanzi lo trovate su Facebook ed è molto chiaro. A suo dire, tutto ciò è immorale, come si può percepire facilmente dal testo che accompagna le foto relativa alla fila per portarsi a casa un iPhone 12 a Napoli: “La fila per l’iPhone 12 a Napoli (regione rossa…) dentro una pandemia. Non abbiamo speranze“. A questo, poi, si accompagna anche il testo dello scatto, in cui si ipotizza che quelle stesse persone siano al contempo impegnate a chiedere sussidi allo Stato durante questo periodo di emergenza.

Premesso che non ci siano prove per dimostrare che gli acquirenti dell’iPhone 12 a Napoli siano gli stessi che, magari, si presentano in piazza per protestare (tanto per fare un esempio pratico), ci sono altri due aspetti da evidenziare. Il primo, banale e generico, è che le code ci sono state un po’ in tutto il mondo per il lancio dei nuovi prodotti Apple. Gli appassionati della mela, da sempre, cercano di assicurarsi i prodotti più freschi già in occasione del Day One. Si tratta di una caratteristica distintiva.

Il dettaglio più importante, però, sta nel fatto che il giornalista commetta un grave errore. Scanzi, infatti, parla di coda e fila per acquistare un iPhone 12 a Napoli con la zona rossa. Sbagliato. Lo scatto risale al 13 novembre, come potete osservare anche sui social, quando la Campania era ancora in zona gialla, alla luce del “salto” fatto lo scorso 15 novembre. A conti fatti, si tratta del secondo errore social commesso in pochi giorni da Scanzi, dopo quello relativo ad alcuni vecchi scatti su Giorgia Meloni e Matteo Salvini, come vi abbiamo già riportato.

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