Lo strano e assurdo caso degli utenti che negano il consenso a Meta AI nei commenti di FB

Lo strano e assurdo caso degli utenti che negano il consenso a Meta AI nei commenti di articoli di testate su FB, articoli peraltro anche rimossi, è l’inedito crossover che avremmo dovuto aspettarci tra l’eterna bufala del “nego il consenso” e il form per negare il consenso all’uso dei dati su Meta per il training delle AI.

Lo strano e assurdo caso degli utenti che negano il consenso a Meta AI nei commenti di FB
Di entrambi i tempi abbiamo parlato in lungo e in largo: seguirà brevissimo riassunto per capire la portata di un fenomeno che travalica i confini del Dunning-Kruger, la forma di analfabetismo funzionale commista al rifiuto di ammettere “di sapere di non sapere” per dimostrare di non comprendere testi e richieste anche elementari, e agire con l’arroganza di chi è convinto di sapere anche auando non sa.
Lo strano e assurdo caso degli utenti che negano il consenso a Meta AI nei commenti di FB
Il giorno 26 Maggio era l’ultimo giorno per negare il consenso all’utilizzo totale dei dati contenuti nei nostri post e commenti su Meta (Facebook, Instagram…).
Dati usati per perfezionare i modelli virtuali in modo da apprendere dai nostri messaggi come rispondere o interagire con utenti europei, e che saranno sottratti a tale addestramento per gli utenti che hanno indicato tale preferenza.
È ancora possibile compilare i moduli indicati, ma in questo caso i dati pregressi saranno già stati passati a Meta, il consenso negato a partire dal 27 Maggio disporrà per il futuro.

Lo strano e assurdo caso degli utenti che negano il consenso a Meta AI nei commenti di FB (parte due)
Quello che non è mai stato veramente possibile è negare il consenso per messaggi e status pubblici.
Meta ha, sotto l’egida dei Garanti, creato un apposito modulo, e solo questo va usato.
Insistere per farlo per status pubblici, o peggio, per messaggi, è l’equivalente del richiedere a qualcuno una prestazione scrivendo la richiesta su un manifesto affisso in piazza o parlandone con soggetti diversi, se non direttamente gridando in piazza.
Possiamo anche anticipare che l’utente che minaccia di denuncia Meta se non accetteranno la sua richiesta a Fanpage (testata che peraltro ha rimosso l’articolo a cui stavano commentando) difficilmente otterrà esiti giudiziari, e meglio farebbe a compilare il modulo ora, sia pur sapendo che per il pregresso ha tardato.
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