L’audio di Berlusconi su Putin tra Vodka, Lambrusco e marce indietro
L’audio di Berlusconi su Putin tra Vodka, Lambrusco e marce indietro sta diventando uno dei cocci in questa formazione di governo che odora di campagna elettorale mai davvero conclusa.
Si pone inoltre nel filone dei piccoli inciampi di governo, come il biglietto di irriverenti osservazioni sulla Meloni (dichiarato poi da Occhiuto non essere relativo alla stessa).
Il copione è lo stesso: una esuberante affermazione in apparente contrasto con la linea tracciata dalla leader e premier in Pectore a cui segue una correzione/precisazione.
In questo caso abbiamo un audio pubblicato da LaPresse, che sbobinato diveenta
“I ministri russi hanno già detto in diverse occasioni che siamo noi in guerra con loro, perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Io non posso personalmente fornire il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato i rapporti con il presidente Putin, un po’ tanto. Per il mio compleanno mi ha regalato venti bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Io gli ho risposto con delle bottiglie di lambrusco e una lettera altrettanto dolce. Lui mi ha definito uno dei suoi cinque più grandi amici”
Lo stesso Cavaliere getta acqua sul fuoco, dichiarando che “Riallacciato i rapporti con Putin? No, ho raccontato una storiella…”
Pochi minuti dopo, un’ulteriore smentita/ritrattazione dello staff
“Il presidente Berlusconi”, si legge in una nota, “ha raccontato ai parlamentari una vecchia storia relativa a un episodio risalente a molti anni fa”
Ancora una volta con l’audio di Berlusconi su Putin si ripete un copione di esuberanza e precisazioni. Che però si incunea in un clima politico dove tutti camminano sul ghiaccio.
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