L’assurda clickbait di “Meloni se la prende con gli anziani, addio patente a 65 anni”

Ci segnalano i nostri contati l’ennesimo “post terrorismo” sulla riforma del Codice della Strada, per cui ci sarà un addio patente a 65 anni perché “La Meloni se la prende con gli anziani”. Post esistente sottoforma di video TikTok e articolo di blog abbastanza infiammatorio.
È un caso da manuale di “ragebait”: quel genere di bufale che si basano sia sull’ignoranza che sulla rabbia. Si crea una notizia infiammatoria che non esiste in questo caso si indica sfacciatamente un bersaglio per l’odio social (il Primo Ministro) e si aspetta che il condivisore e cliccatore compulsivo si dia da fare cliccando e condividendo.
Spoiler: anche in questo caso è una bufala.
L’assurda clickbait di “Meloni se la prende con gli anziani, addio patente a 65 anni”
Leggendo l’articolo notiamo che si parla di una previsione del previgente codice della Strada, che prevede all’art. 126 del CdS («durata delle patenti») che le patenti di guida delle categorie C1, C1E, C e CE, sono valide per 5 anni fino al compimento del 65mo anno di età, e elasso tale limite il controllo verrà effettuato ogni due anni, collegato all’art. 115 («requisiti per la guida») in cui si aggiunge la possibilità di condurre autotreni e autoarticolati anche con massa superiore a 20 ton, fino al compimento massimo dei 68 anni, previo conseguimento di specifico attestato di possesso dei requisiti fisici e psichici a seguito di visita medica specialistica annuale in C.M.L. per l’innalzamento dei limiti di età.

L’assurda clickbait di “Meloni se la prende con gli anziani, addio patente a 65 anni”
Sostanzialmente, sappiamo già che per l’ordinaria patente B, quella per condurre le comuni autovetture, bisogna passare visita di idoneità psicofisica periodica: 1o anni fino ai 50 anni di età, 5 fino ai 70, 3 dai 70 agli 80, 2 dagli 80 in poi.
Per le patenti di classe C, per autoveicoli destinati al trasporto di cose (merci) di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, anche se trainanti un rimorchio leggero (cioè fino a 750 kg), l’idoneità va verificata ogni 5 anni fino ai 65 anni di età: poi laa verifica diventa biennale e a 68 anni si richiede uno specifico attestato della Commissione Medica Locale, altrimenti si potranno guidare solo i veicoli previsti dalla patente B, cosa che avviene anche per le patenti di classe D (trasporto persone superiore alle 9 persone per veicolo).
Così è di fatto sempre stato: le patenti per il trasporto merci e persone su mezzi “pesanti” hanno sempre avuto requisti psicofisici stringenti.
Tirare fuori il titolone clickbait per “paventare la minaccia” della perdita di ogni patente per gli anziani e piazzarci il viso della Meloni ha uno scopo sfacciato e palese: seminare e dare un bersaglio per l’odio social.
Una storiella utile per fomentare utenti rabbiosi, come la storia inventata del tizio “trattato come un criminale, sottoposto a sequestro della macchina per aver assunto Tachipirina” (storia del tuttto inventata per cavalcare le keyword novax della “tachipirina e vigile attesa”), lla fake news del Codice della Strada che ripristina il coprifuoco (liberamente tratta dalla storia di una persona ai domiciliari per aver forzato un posto di blocco), alla fake news della “multa perché sei un lurido che non lava la macchina” (tratta da una norma russa che chiede di avere l’auto riconoscibile e non sporca), la “multa per i puzzatori al volante” (tratta da una norma SudCoreana di cui non abbiamo trovato traccia alcuna), la “tassa annuale per la targa” (tratta dagli adempimenti per chiedere la targa prova) ed altri adempimenti del tutto inventati.
Prova è l’esistenza di un video TikTok con “Va**ncu*o” di Sangisound e il viso del Primo Ministro, a scopo indignazione facile.
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