Insegnante leghista minaccia studenti: “Se vi trovo tra le sardine, renderò la vostra vita un inferno”

di Redazione Bufale |

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Insegnante leghista minaccia studenti: “Se vi trovo tra le sardine, renderò la vostra vita un inferno” Bufale.net

Sempre più aspro lo scontro tra il mondo della Lega e quello delle sardine, come si potrà notare oggi 23 novembre in riferimento ad alcune uscite social da parte di un insegnante leghista. Dopo aver portato alla vostra attenzione un meme pubblicato dalla pagina ufficiale del Carroccio su Facebook, in cui sono state fornite false informazioni sull’attività delle sardine nell’ambito della campagna elettorale del partito (trovate maggiori informazioni qui), questo sabato trapela una storia che potrebbe avere conseguenze pesanti per il diretto interessato.

Cosa ha detto l’insegnante leghista sulle sardine?

Anche noi, infatti, nella serata di venerdì ci siamo imbattuti in un commento poi rimosso dall’insegnante leghista. La sua uscita contro le sardine è andata oltre la mera libertà d’espressione, come si potrà percepire dal modo in cui ha descritto la sua stessa condivisione sull’evento organizzato dalle sardine, a Fiorenzuola, il prossimo 24 novembre: “Io sarò presente. Cari studenti, se becco qualcuno di voi, da martedì cambiate aria: nelle mie materie renderò la vita un inferno. Vedrete il 6 col binocolo e passerete la prossima estate sui libri. Di idioti in classe non ne voglio. Sardina avvisata“.

Insegnante leghista

Insegnante leghista

Sulla vicenda, abbiamo intercettato Anna Rita Leonardi di Italia Viva, la quale ci ha confermato di aver segnalato l’insegnante leghista agli organi del MIUR, oltre al sindacato CGIL scuola nazionale. Come ha riportato anche Giornalettismo. Il nostro approccio resta immutato e porta la redazione di Bufale a non rendere pubblico il nome del soggetto in questione, al fine di evitare gogne mediatiche.

Allo stesso tempo, sarà importante comprendere se e quali provvedimenti verranno adottati nei confronti dell’insegnante leghista, soprattutto considerando le polemiche del passato verso docenti con differenti valori politici. Stavolta, il caso appare più grave per il legame diretto tra preferenze del docente verso un partito e relative conseguenze in ambito scolastico. Al netto di eventuali scuse e passi indietro del diretto interessato. In ogni caso è tutto vero, considerando anche il fatto che i dirigenti del suo istituto abbiano confermato che non si tratti del primo caso del genere.

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