Infermiere positivo nonostante il vaccino Covid di Pfizer: perché non ha alcun significato

di Redazione Bufale |

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Sta facendo tanto discutere la storia dell’infermiere positivo, nonostante si sia sottoposto al vaccino Covid di Pfizer nel corso degli ultimi giorni. Complici alcuni titoloni che arrivano direttamente dagli Stati Uniti, arriva l’ennesima storia che va esaminata con attenzione per complottisti e no vax. Un po’ come avvenuto nelle ultime ore, con la vicenda del kiwi positivo al tampone rapido. Vediamo dunque di chiarirci una buona volta per chi proprio non ne vuol sapere di approfondire fatti di questo tipo.

Perché è insignificante che un infermiere sia positivo dopo il vaccino Covid di Pfizer

La vicenda è stata raccontata dal Daily Mail, secondo cui l’infermiere del pronto soccorso di San Diego, Matthew W., avrebbe ricevuto il vaccino Covid di Pfizer lo scorso 18 dicembre. La stessa fonte fa sapere che l’uomo ha iniziato a sentirsi male in occasione della vigilia di Natale ed è andato a fare il test molecolare lo scorso 26 dicembre. Ebbene, Matthew è risultato positivo al Coronavirus, ma da allora ha iniziato a sentirsi meglio. Ed ovviamente ci fa piacere per lui.

Chi non conosce bene i dettagli sul vaccino Covid di Pfizer, potrebbe giudicare “sorprendente” la vicenda dell’infermiere positivo nonostante la somministrazione, ma la realtà dei fatti è ben diversa. Il caso non è inaspettato, secondo gli esperti di che hanno valutato la vicenda. Il dottor Christian Ramers ha dichiarato: “Non è affatto inaspettato. Se analizzi i numeri, questo è esattamente quello che ci aspetteremmo che accadesse se qualcuno fosse esposto al virus.

Ramers ha detto che Matthew avrebbe potuto avere il coronavirus prima di essere vaccinato, ma anche in caso contrario, non ci sarebbero anomalie. Il vaccino Covid di Pfizer, come ribadito anche da Giornalettismo, richiede due dosi, con somministrazioni a distanza di tre settimane. Il suo effetto diventa tangibile solo una settimana dopo la seconda iniezione, motivo per cui la storia dell’infermiere positivo è del tutto “nella norma”.

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