Il PD ha traghettato in Italia 677.873 clandestini: è record mondiale

di Bufale.net Team |

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Il PD ha traghettato in Italia 677.873 clandestini: è record mondiale Bufale.net

L’irreprensibile VoxNews ci diletta con un bel titolone acchiappalike, Il PD ha traghettato in Italia 677.873 clandestini: è record mondiale.

Basato, come al solito, sull’uso clickbait del tasto Fact Checking, in questo caso abusato per una vera e propria fallacia argomentativa. Anzi, la più antica fallacia argomentativa della storia, un sofismo così antico da essere già stato deprecato nei tempi del Mito: la fallacia post hoc ergo propter hoc.

Dato il noto livello socioculturale basso che impera nella Rete però ci tocca anche spiegare nel dettaglio il concetto nei modi più semplici possibili.

L’articolo in sé

L’articolo in sè da un lato contiene un link al presunto fact checking più pigro di ogni tempo: praticamente un link al cruscotto statistico coi dati degli sbargli degli ultimi anni.

Sbattuto così, alla facci lei Filini.

Sapendo che l’utente medio, armato del livello socioculturale basso di cui sopra, a stento legge i titoli. Figurarsi aprire un link e leggere dei numeri.

Numeri che vanno spiegati però.

E Vox News sceglie la via semplice: li spiega con l’ennesima bufala delle “ONG che vanno a prendere i migranti dalle coste”.

Peraltro già smentita più e più volte, peraltro.

Per poi buttarla sulla contingenza temporale: nel 2016 c’era il PD, nel 2016 e nel 2017 ci sono stati più sbarchi, quindi è colpa del PD.

Più i soliti minacciosi proclami a base di messa in stato di accusa e governo abusivo.

Ma per quello non abbiamo neppure bisogno di scrivere un articolo come per le ONG: basta leggere la Costituzione e riscontrare come si forma un Governo.

La fallacia post hoc ergo propter hoc

Immaginate che una bella mattina il buon Tizio vada al supermercato a comprare le mele.

Per la strada lo coglie un infarto fulminante e se lo porta via, così, per caso.

Possiamo dichiararare che siccome al governo attualmente c’è il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, lo stesso è un Death Note vivente che provoca infarti alle persone?

Oppure possiamo dire che andare al supermercato è la prima causa di infarti nel mondo, collazionare tutte le persone morte di infarto mentre andavano al supermercato e decidere che la percentuale trovata è quella che i supermercati hanno ucciso?

Non avrebbe senso: ed è il senso della fallacia post hoc, ergo propter hoc: si confonde il mero rapporto temporale col rapporto causale.

Detto banalmente, chi usa questa fallacia non si premura di esaminare la causa di un fenomeno: prende quello immediatamente precedente o più vicino e li collega.

Hai bevuto latte prima di romperti il mignolino sbattendo sullo stipite del comodino? Bere latte fa male e fa spezzare il mignolino del piede.

Hai bevuto otto birre due ore prima, poi ti sei messo in macchina, hai visto un gatto nero ti sei schiantato contro un muro? I gatti neri portano sfiga, il gatto nero ti ha fatto il malocchio e ti ha causato il calo di riflessi che ti ha spalmato sul muro.

In questo si dichiara semplicemente che, siccome l’odiato PD era al governo, e siccome sono abusivi, allora i flussi migratori sono colpa loro.

Ma se così fosse, ora che sono tornati al governo i flussi migratori sarebbero risaliti come per magia: ma così non è, non è vero?

Perché manca qualcosa: il nesso causale.

Il nesso causale

Controlliamo con l’aiuto delle Nazioni Unite cosa è cambiato in quel periodo:

Partiamo dall’Italia. Nel primo semestre del 2016 la proporzione tra arrivi via mare in Italia e nell’intera Europa era di poco meno di 1 a 3 (70222 arrivi nel nostro paese, 231463 in tutto il continente). Un rapporto che ancora risentiva del flusso massiccio proveniente soprattutto da Siria, Iraq e Afghanistan, e che dalla Turchia raggiungeva le coste greche per intraprendere la via balcanica.

La dichiarazione stipulata tra Erdogan e Ue il 18 marzo 2016 – che in molti ritengono sia stato quantomeno un fallimento sul piano dei diritti umani – si è rivelato, come prevedibile, un macigno che ha cambiato gli equilibri nei viaggi dei rifugiati verso l’Europa. E non solo per i numeri assoluti ma anche e soprattutto per la distribuzione dei flussi.

Dal 30% di un anno fa, si è passati al quasi l’85% attuale degli sbarchi sulle coste italiane (ovvero 83752 su 99864 arrivi complessivi nel continente nei primi sei mesi del 2017).

Tuttavia, e al contrario di quanto previsto da molti, il flusso verso l’Italia non è esploso dopo la chiusura della via orientale. Dai 63mila arrivi del primo semestre 2014, ai 70mila dello stesso periodo 2015 e 2016, l’Italia è passata agli 83752 di gennaio-giugno 2017.

Ciò significa un aumento del 18% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. Certo, un incremento consistente – circa un quinto in più – ma che non sembra giustificare la definizione di “assedio” neanche se si arrivasse ai 220mila sbarchi nel 2017, soglia ipotizzata per fine anno dai più pessimisti e che rappresenterebbe il 20% in più rispetto ai 181mila del 2016.

Proprio la causa che Vox News liquida in modo calido come “un si dice” è la vera e propria causa, o meglio, un terzo della stessa.

Una convergenza della crisi libica, la redistribuzione dei flussi post accordo con Erdogan e un boom demografico nell’Africa Sub-Sahariana, unitamente ad ancora imperfetti accordi sulla redistribuzione dei flussi hanno portato a quel risultato.

Non infieriamo sulla proverbiale zappa sui piedi che il brano di Vox si tira dichiarando di non poter misurare gli sbarchi fantasma.

Ovviamente si dimostra che interrompendo le operazioni di soccorso non è che “smetti di rapire la gente sulle coste”.

La fai morire in mare direttamente. Ma tanto i morti non fanno statistica e sui morti non si può parlare di invasione…

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