Il mito dell’elefante che ha paura del topolino
Uno dei miti più duri a morire è che gli elefanti abbiano paura dei topi. Un mito che tocca molteplici corde: la creaturina più piccola e umile del creato in grado di spaventare un animale grande e grosso come l’elefante, l’immagine ridicola di un titano della natura spaventato da un esserino minuscolo e quel genere di “curiosità da bar” che ti conquista sempre una birra.
Peccato che stiamo parlando di un falso mito, ergo una credenza del tutto falsa.
Il mito dell’elefante che ha paura del topolino
Roviniamo subito la vostra sorpresa: l’elefante non ha paura del topo. Prova, come molti animali di fronte ad un essere in movimento vicino a loro, una certa curiosità e il desiderio di giocare con quelle creaturine minuscole, oppure un certo fastidio per un esserino minuscolo tra i piedi.
Immaginate un essere umano che si trovi davanti ad un cagnolino o un animaletto piccino all’improvviso: si fermerebbe all’improvviso avendo qualcosa di non immediatamente identificabile nel campo visivo, poi comincerebbe a mostrare curiosità.
Per un elefante un topolino è esattamente questo: un oggetto poco visibile che gli si piazza tra i piedi, quindi facendoli fermare istintivamente, o un esserino minuscolo che scorrazzando attira l’attenzione, tutto qui.
Il mito dell’elefante terrorizzato dal topolino nasce da molteplici fonti: nelle fiabe di Esopo la livrea rossa di alcuni topi viene spiegata col mito di un topolino che, volendo ottenere le scuse di un pachiderma, gli si infilò nella proboscide otturandola col suo corpicino e impedendogli di respirare.
L’elefante, sconfittò, lo lasciò andar via sporco di “sangue dal naso” chiedendo il suo perdono. Da allora nella storia e nelle storie compaiono miti di elefanti sconfitti da piccoli animali. Durante le guerre contro Pirro gli storiografi romani, con una predilezione essi stessi per la viralità, descrissero con minuzia storie di gatti e maiaini cosparsi di pece e incendiati per essere mandati contro gli elefanti stessi, e nel film Dumbo del 1941 il topolino Timoteo diventa amico del piccolo elefantino protagonista e si scaglia contro gli altri pachidermi che lo disprezzano, riuscendo a spaventarli.
Ogni epoca ha quindi una sua variante dl mito dell’elefante che ha paura del topolino: mito in fondo risacittorio perché basato sul debole che vince sul forte.
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