Il carabiniere ucciso a Roma chiamato da un pusher rapinato: tra nordafricani e misteri irrisolti

di Redazione Bufale |

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Il carabiniere ucciso a Roma chiamato da un pusher rapinato: tra nordafricani e misteri irrisolti Bufale.net

Stanno emergendo i primi dettagli riguardanti la tragica storia del carabiniere ucciso a Roma e, secondo alcune ricostruzioni, pare sia stato un pusher a contattare le Forze dell’Ordine prima dell’incontro coi due americani che lo avevano appena rapinato. Insomma, dopo la bufala delle foto segnaletiche di due immigrati, accusati di aver assassinato Mario Cerciello Rega, stanno venendo alla luce altri colpi di scena che stravolgono alcune tra le convinzioni diffuse nella giornata di ieri.

Perché si era parlato di nordafricani responsabili del carabiniere ucciso

Il primo elemento che ha destabilizzato l’opinione pubblica italiana dietro la storia del carabiniere ucciso riguarda proprio l’indiscrezione iniziale, secondo cui fossero stati due nordafricani gli autori dell’aggressione all’agente in borghese. Nello specifico, secondo quanto riportato da TGCom sarebbe stato il collega di Mario Cerciello Rega, rimasto ferito durante lo scontro, a descrivere uno dei due aggressori con colore della pelle olivastro. Facendo propendere in questo modo le indagini verso un magrebino, o comunque un nordafricano.

Perché un pusher dovrebbe contattare i Carabinieri?

L’altro quesito, al quale attualmente è impossibile dare una risposta, porta gli italiani a chiedersi per quale motivo un pusher arrivi a contattare i Carabinieri in vista di un “cavallo di ritorno”. Possibile che nello smartphone rubato dagli americani, precedentemente truffati con un’aspirina al posto della droga, ci fossero contatti preziosi, inducendo il malvivente a far saltare la propria copertura e ad esporsi con le Forza dell’Ordine.

I dubbi sui due americani

L’ultimo quesito riguarda le origini dei due ragazzi americani. Si è scoperto non fossero legati ad alcuno istituto e che non fossero in Italia per motivi didattici. Sono stati ritrovati in un albergo da oltre 200 euro a notte, il che rende ancora più incomprensibile il motivo per il quale si siano cacciati in quella storia per 100 euro. Resta la confessione del ragazzo biondo che tutti hanno visto in foto ed un carabiniere ucciso che non tornerà più a casa sua.

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