I profughi puzzano troppo, bambino terrorizzato non esce più di casa

di Bufale.net Team |

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I profughi puzzano troppo, bambino terrorizzato non esce più di casa Bufale.net

Voxnews alza la voce una nuova volta e si serve di una lettera presentata da 4 famiglie al prefetto e riportata da un quotidiano locale per parlare di profughi e annessi disordini con i cittadini italiani. A questo giro, si parla del Condominio Aurora di Sant’Angelo in Villa, frazione di Veroli, nel frosinate.

Gli autori, come riportato nell’incipit, prendono in considerazione un appello di 4 famiglie dell’Appartamento Aurora che da diverso tempo accusano una difficile convivenza con i richiedenti asilo. Lo riportano le stesse famiglie in una lettera riproposta dal quotidiano locale Ciociaria Oggi ma anche sul sito Gente Comune:

Numerosi sono i problemi che rendono la convivenza con i profughi impossibile. Fastidi legati ai cattivi odori, ai rumori continui e al degrado del decoro del condominio stesso. Aprire le finestre per far circolare l’aria, anche quando fa più caldo, risulta difficile. Alcune notti l’odore diventa tale da costringerci a dormire in soggiorno, con la porta chiusa.
Spostamenti di mobili, canti, musica, porte e finestre che sbattono, conversazioni al cellulare ad alta voce non ci permettono di riposare in pace. Più volte abbiamo dovuto chiamare i carabinieri.
Nel condominio vive anche un bambino di dieci anni che ha paura di uscire in cortile.
Ci sono poi problematiche di natura igienica. Abbiamo, infatti, notato che sporadicamente effettuano la raccolta differenziata: la spazzatura viene gettata in grossi sacchi lasciati sul balcone e davanti l’ingresso dell’abitazione. Lo scorso 15 gennaio c’è stata una rissa che ha richiesto l’intervento della polizia e del 118. Sono arrivati anche iNas e la Asl, l’ispezione si è conclusa con una multa a carico di una delle cooperative che gestisce i richiedenti asilo. Vista la situazione, ci sentiamo abbandonati. Abbiamo cercato di dialogare con i profughi che non sembrano voler modificare i loro comportamenti, anzi siamo stati insultati. Abbiamo chiesto l’intervento dei responsabili, i rifugiati sono stati rimproverati ma il gesto è risultato del tutto inutile. Abbiamo inviato esposti ai carabinieri, alla Asl, all’ufficio tecnico comunale. Siamo stati ricevuti dal Prefetto: le coop hanno vinto la gara d’appalto e spostare i profughi è impossibile. Abbiamo già convissuto con famiglie straniere che però non hanno mai causato problemi. Adesso vorremmo solo tornare a vivere serenamente.

Nell’indubbia situazione problematica che una tale convivenza può generare, Voxnews violenta l’informazione centrale (dunque il disagio creato dalla convivenza) brandendo il dettaglio del bambino e piazzandolo nel titolo. Il gioco è questo: da un bambino che ha paura di uscire di casa si passa a bambino non esce più di casa, quando l’italiano ci insegna che se un bambino ha paura di uscire di casa non significa che non esca mai. Un atto ancora più ignobile da parte dello staff di Voxnews è quello di usare, nel titolo, il dettaglio più legato al pregiudizio contro lo straniero anziché l’informazione che meglio racchiuda lo stato di tensione che le famiglie del Condominio Aurora lamentano.

Dunque, anziché scegliere un titolo che indichi la situazione nel complesso (bastavano vocaboli come “tensione”, “rumori molesti”, “disturbi alla quiete del complesso”), gli autori vogliono dire ai lettori che i profughi puzzano e per colpa di questo un bambino non esce più di casa, quando il bambino ha tanti altri motivi per non sentirsi al sicuro.

Alla base della fonte di Voxnews, infine, c’è una lettera di 4 famiglie alla quale non seguono indagini da parte delle autorità. Una lettera che per il momento non ha portato a un’azione da parte degli organi competenti, a parte gli interventi ordinari che, secondo le famiglie, non hanno risolto la situazione. Parliamo di acchiappaclick, dunque, perché il titolo di Voxnews è il disperato tentativo di distorcere un’informazione ben più seria, che coinvolge famiglie e pacifica convivenza.

Parliamo di “disperato tentativo”, infine, perché nella frustrazione di non godere di credibilità, gli autori di Voxnews ricorrono al linguaggio violento di chi grida “ingombedendi” mentre si trova in fila alle Poste.

Ti fai una casa pagando un mutuo, anni di sacrifici, poi arriva un ca**o di governo e dice che in casa tua arrivano, a spese tue e degli altri contribuenti, dei giovani maschi africani fuggiti dalla guerra in Siria.
E tu che fai? Ti rivolgi al prefetto. Non hai capito un ca**o: il prefetto è uno di loro, lo Stato fa schifo, odia il popolo. Le ‘istituzioni’ sono contro il popolo.

Anche Voxnews, che ama disinformare, odia il popolo. Più di chiunque.

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