PRECISAZIONI Il sindaco di Telgate e i 37 euro di contributi destinati ai profughi – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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PRECISAZIONI Il sindaco di Telgate e i 37 euro di contributi destinati ai profughi – Bufale.net Bufale.net

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In molti credevano si trattasse di una bufala, ma la lettera inviata ai cittadini di Telgate è vera e riportata dal sito della Lega Nord Lombardia.
Ecco la lettera e il modulo allegato:
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Il sindaco, tuttavia, elabora una proposta populista sulle speranze dei cittadini bisognosi e sull’esasperazione legata al tema profughi senza informarli sul come vengono usati e, soprattutto, da dove arrivano quei soldi. Ne avevamo parlato l’anno scorso nella nostra Guida utile sui famosi “35 euro al giorno“.

Sono veramente 37 euro al giorno? Come vengono usati?

Il tutto avviene attraverso dei bandi di concorso. Cosa prevede un bando? Abbiamo analizzato quello del 7 luglio 2014 della Prefettura di Treviso. Vi riportiamo sia il link al file PDF che una breve sintesi:

  • l’importo complessivo presunto della gara è di euro 1.236.235,00 oltre IVA;
  • il prezzo posto a base di gara è di 35 euro oltre IVA al giorno, così come comunicato dal Ministero dell’Interno e dal Ministero dell’Economia;
  • l’ammontare complessivo sarà determinato in fase di esecuzione del servizio in virtù delle prestazioni effettivamente erogate senza che l’aggiudicatario abbia nulla a pretendere per l’eventuale disponibilità di posti offerti e non utilizzati;

Ecco cosa devono comprendere i 35 euro al giorno, che ricordiamo essere il prezzo posto a base di gara:

  • servizi di lavanderia;
  • servizi di assistenza generica alla persona;
  • pulizia giornaliera e periodica dei locali e degli arredi;
  • disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e deblattizzazione delle supervici;
  • raccolta e smaltimento dei rifiuti;
  • erogazione dei pasti, sette giorni a settimana, con prima colazione, pranzo e cena in base al numero delle presenze effettiva nella struttura;
  • struttura di accoglienza, con effetti adeguati al posto occupato quali materasso, cuscino, lenzuola, federe e coperte che saranno periodicamente cambiati dai servizi di lavanderia;
  • vestiario adeguato alla stagione;
  • prodotti per l’igiene personale e rinnovo degli stessi consumabili con l’uso (sapone, shampoo, dentifrici, carta igienica);
  • erogazione del pocket money nella misura di 2,50 euro pro-capite/pro-die fino ad un massimo di 7,50 euro per nucleo familiare, da erogare sotto forma di buoni spendibili in strutture ed esercenti convenzionati, o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità dell’ospite (schede telefoniche, snack alimentari, giornali, sigarette, fototessere, biglietti per il trasporto pubblico).
  • servizi per l’integrazione (mediazione linguistica e culturale, servizio di informazione sulla normativa concernente l’immigrazione, sostegno socio-psicologico e altro ancora).

Inoltre, ad ogni profugo viene data una sola ricarica telefonica da 15 euro. Una e una soltanto al suo ingresso, senza periodicità.
In poche parole, tanti servizi che devono essere inclusi nei 35 euro di partenza di gara.

Da dove vengono questi soldi?

Si tratta del Fondo Europeo per i Rifugiati, soldi che ritornano a circolare nel nostro Paese grazie proprio ai profughi. Infatti, se consideriamo i dati del 2013, i fondi europei utilizzati dal nostro Paese non superano il 40% del totale a disposizione. Infatti, dal 2007 al 2013 l’Italia ha speso meno di 20 miliardi di euro, pari al 40% dei 49,5 miliardi previsti dal fondo europeo. Come Paese, l’Italia è chiaramente incapace nella gestione dei fondi europei, tanto che in alcune realtà vengono addirittura tagliati causa, appunto, l’incapacità di gestione.
fondi europei servono per rilanciare il Paese in ambiti come l’agricoltura, il turismo, la ricerca, per le energie rinnovabili, e fornire servizi come prestiti fondo perduto per i giovani e per prestiti europei agevolati ai cittadini.
Infatti,  questi fondi europei possono in parte tornare a circolare nel territorio italiano proprio grazie ai profughi. Gli enti che si aggiudicheranno i bandi di gara avranno con che pagare stipendi e far circolare la moneta per gli acquisti dei prodotti necessari per garantire il servizio del bando.

La proposta del sindaco è realizzabile?

Assolutamente no. Il Fondo Europeo per i rifugiati non può essere dirottato.

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