NOTIZIA VERA E PRECISAZIONI Migrante violenta cagnolina, torturata a morte: video sconvolge gli invesigatori

di Luca Mastinu |

bufala sindaco di lonigo
NOTIZIA VERA E PRECISAZIONI Migrante violenta cagnolina, torturata a morte: video sconvolge gli invesigatori Bufale.net

Il 15 settembre 2017 Voxnews pubblica un articolo:

Nerina era una piccola creatura. Una cagnolina randagia. Poi è arrivato Mohammed è l’ha stuproata, torturata e uccisa.

Mohammed è un clandestino algerino, che le ha causato atroci sofferenze ed emorragie interne, a Vittoria, in provincia di Ragusa.

Il bastardo ha torturato la piccola creatura per due notti, violentando e seviziandola infilandole un tubo di ferro nell’ano, provocandole terribili lesioni. Nerina era accudita con amore da alcuni volontari e stazionava libera nei pressi di un distributore di benzina. Perché in Italia amiamo gli animali. E lei si fidava degli animali umani. Non poteva sapere che, anche tra gli umani, esistono razze diverse. E alcune sono cattive.

Ed è proprio lì, dove si sentiva sicura, che si è consumata la violenza, così come hanno testimoniato le telecamere di sorveglianza piazzate davanti alle pompe di gasolio, i cui filmati sono stati visionati dal titolare della stazione di servizio, che aveva notato copiose e preoccupanti tracce di sangue sull’asfalto.

Il clandestino arriva in bicicletta, la piccola Nerina lo saluta piena di gioia, perché lo scambia per uno di noi. Ma lui non è, uno di noi. E allora le mani che avrebbero dovuto carezzarla la massacrano.

Alla fine del filmato, che non riusciamo a visionare per intero a causa della sua brutalità, la piccola fugge agonizzante dalla morsa del suo carnefice.

Lo scriviamo: noi Mohammed lo vogliamo morto. Chi fa una cosa del genere non può che essere ucciso, linciato dopo processo in pubblica piazza.

In questi giorni la notizia è riportata da Libero Quotidiano (15 settembre):

Troviamo riscontro, ancora, su Agenpress il 13 settembre e Cronaca SocialLa terribile vicenda si era consumata nella fine di ottobre 2016 come indicato sul blog All4Animals:

La piccola, randagia e chiamata Nerina, era ben accolta nella zona e seguita dai volontari come tanti altri cani senza padrone del posto ed era stanziale nei pressi di un distributore di benzina. E’ stato proprio il titolare dell’attività ad accorgersi della presenza di diverse macchie di sangue per terra e a capire cosa era accaduto visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza.

All4Animals fa riferimento all’agenzia Geapress che il 30 ottobre 2016 pubblicava la cronaca del feroce assassinio. Le pubblicazioni più recenti sono dovute alla recente iniziativa del PAE – Partito Animalista Europeo che per il 16 settembre aveva organizzato, a Vittoria, una manifestazione per raggiungere una casa occupata abusivamente e che «che sarebbe la dimora del clandestino»:

Sul canale YouTube ufficiale sono inoltre comparse le immagini della videosorveglianza:

Come si evince dalle immagini, l’episodio si è verificato il 14 ottobre 2016. Il 20 novembre 2016 una manifestazione aveva raccolto la sofferenza per l’accaduto con un corteo che terminava sul luogo del delitto.

Si tratta, dunque, di una notizia vera tornata all’attenzione della rete in seguito all’iniziativa del PAE. Da un articolo di VittoriaDaily.net pubblicato nella mattina del 17 settembre apprendiamo che la manifestazione della giornata di sabato 16 si è svolta regolarmente, sotto la guida del Movimento animalista “Giustizia per Nerina” di Ragusa. Le immagini sono offerte da un reportage presente sul canale YouTube dell’Ufficio Stampa “Concita Occhipinti”:

Parliamo di precisazioni, però, in quanto è consuetudine di VoxNews e della linea editoriale di Libero riportare un gravissimo fatto di abuso su animali con una chiave di lettura xenofoba, che mette sulla bilancia la gravità della violenza sulla piccola Nerina e la natura non comunitaria del suo aggressore, lasciando passare come fatto più grave quest’ultimo aspetto. Meno peso viene dato, anche se sottilmente, alle torture subite dall’animale indifeso e alla notizia in sé.

L’aggressore, un algerino di 50 anni, è stato denunciato ma risulta ancora in libertà.

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