NOTIZIA VERA Messina: forconi in rivolta assaltano i Tir con i prodotti della Tunisia e li gettano per strada

di Luca Mastinu |

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NOTIZIA VERA Messina: forconi in rivolta assaltano i Tir con i prodotti della Tunisia e li gettano per strada Bufale.net

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Ci segnalano questo articolo pubblicato su Newsitalys il 2 Agosto 2016:

I Forconi sono tornati a farsi sentire, questa mattina hanno fatto volantinaggio presso gli imbarcaderi della Caronte a difesa dei prodotti agricoli siciliani, sempre più invasi da quelli stranieri. Poi è arrivato un Tir carico di ortofrutta, prodotti della Tunisia caricati in Spagna e pronti a entrare nel mercato siciliano a prezzi bassissimi. I manifestanti lo sapevano, una soffiata. Il Tir è stato fermato, tutto il carico è stato gettato per terra. Un gesto molto forte e assai dimostrativo.

A manifestare c’erano diversi sindaci dell’area compresa tra il ragusano e il nisseno, zone che soffrono pesantemente la concorrenza.

Una sola e unica precisazione: NewsItalys parla di “questa mattina” il 2 Agosto 2016, mentre i fatti si sono svolti nel Luglio 2014.

La conferma ci viene data dal canale YouTube ufficiale dei Forconi con due video. Nel primo possiamo visionare il momento in cui i manifestanti hanno bloccato il camion che trasportava la merce tunisina per poi aprirlo e gettare i pomodori per la strada:

Al minuto 6:24 interviene Mariano Ferro, leader dei Forconi, con queste parole:

Questo (presumibilmente il carico arrivato dalla Tunisia, ndr) è stato venduto, negli ultimi tre mesi, alla media di 0,20/0,25. Produrre un chilo di ciliegino costa un euro. […] Il Governo deve darsi da fare per attuare al più presto le norme salvaguardia. Questo di oggi non è l’inizio di una protesta, ma una continuazione di una protesta fatta ancora oggi in modo civile, democratico, raccontato, autorizzato […]. Noi abbiamo un obiettivo: portare a casa un risultato per questa economia.

Il secondo video offre una panoramica sui pomodori gettati sull’asfalto:

La dimostrazione dei Forconi è confermata in questo articolo del Fatto Quotidiano pubblicato il 28 Luglio 2014:

“Tremate, tremate, i Forconi sono tornati”. Il bersaglio, questa volta, è un carico di pomodori provenienti dalla Tunisia all’imbarco dei traghetti a Messina. Sono tornati a protestare, stamattina, per chiedere al governo di attuare il prima possibile le clausole di salvaguardia. In un video che in queste ore sta circolando su Facebook hanno filmato la protesta. Nel filmato, i forconi bloccano il tir contenente centinaia di cassette di ortaggi per poi rovesciarle sulla banchina. “Chiediamo interventi a sostegno dell’agricoltura siciliana e misure di salvaguardia per difendere la produzione nazionale”, dichiara Mariano Ferro, leader dei forconi. Annunciano una stagione calda: “Si sta distruggendo un’economia – aggiunge – se dobbiamo continuare cosi siamo pronti in inverno a fare quello che stiamo facendo stamattina. Al sit-in è presente anche il sindaco di Vittoria (Ragusa) Giuseppe Nicosia e altri suoi colleghi con fascia tricolore dei comuni della provincia ragusana. “Il presidente della Regione siciliana (Rosario Crocetta, ndr) ha dichiarato qualche giorno fa a Bruxelles che l’agricoltura e’ in ginocchio”, ha sottolineato Ferro”. “Non è una questione siciliana, è una questione italiana”, ha notato il leader dei Forconi, che ha aggiunto: “Stiamo avvisando da anni che se continua così saremo sommersi dai prodotti stranieri”. Seguire l’esempio francese. “In Francia – dice uno dei manifestanti – s’introduce merce estera solo quando viene esaurita quella interna”.

Abbiamo ulteriore conferma  da Repubblica del 28 Luglio 2014:

… un gesto definito dagli autori dimostrativo: hanno scaricato a terra diversi chili di ortaggi e frutta, e  in particolare dei pomodori ‘ciliegino’, provenienti da Tunisi.
“Il settore dell’agricoltura – ha spiegato il leader dei Forconi, Mariano Ferro – sta affondando, il problema è che nessuno fa niente. Spero che il governo nazionale faccia qualcosa perché siamo in ginocchio. Questo pomodoro che abbiamo gettato a terra viene da Tunisi e noi con i prezzi dell’Africa non possiamo competere”

Si tratta dunque di una notizia vera e documentata.

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