NOTIZIA VERA e PRECISAZIONI Invalido trovato morto in casa, viveva senza riscaldamento e con 180 euro al mese – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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NOTIZIA VERA e PRECISAZIONI Invalido trovato morto in casa, viveva senza riscaldamento e con 180 euro al mese – Bufale.net Bufale.net

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Tra le richieste troviamo quelle riguardanti un articolo pubblicato il 6 marzo 2016 dal sito Mafia-Capitale, sito noto per molte bufale e disinformazioni, per la maggior parte palesi copia incolla dell’opera altrui al fine di monetizzare. L’articolo si intitola “Milano: Invalido trovato morto in casa, viveva senza riscaldamento e con 180 euro al mese“:

E’ stato trovato morto nella sua casa l’uomo che lo scorso dicembre aveva manifestato in piazza la sua povertà a bordo della sua carrozzina. Giovanni Ceriani, classe 1955, è stato trovato morto nella sua abitazione di via Pasubio da una vicina di casa che poi ha chiamato i soccorsi. Sul posto i vigili del fuoco e la polizia locale. Per lui non c’è stato più nulla da fare ed il suo corpo è stato portato all’obitorio dell’ospedale di Legnano. E’ stato trovato riverso in casa, vicino alla sua carrozzina. Ceriani viveva con il solo assegno di invalidità di 180 euro al mese ed un bonus comunale di circa mille euro annue. In casa non aveva il riscaldamento. Il disabile, che faceva il carpentiere, a causa di un infortunio sul lavoro aveva perso la sua attività.

È vero che Giovanni Ceriani, noto al pubblico da un articolo de IlGiorno di dicembre 2015, è morto, ma bisogna precisare alcune cose: il sito Mafia-Capitale riporta la notizia mesi dopo l’accaduto, “tutto fa brodo” per acchiappare un bel po di visite al sito e guadagnarci soldi con i banner pubblicitari, sfruttando l’indignazione popolare.

L’articolo venne copiato dal sito Crisitaly.org, pubblicato il 15 gennaio 2016 copiando a sua volta l’articolo del 14 gennaio 2016 de IlGiorno. Trovo conferma in altri siti e testate giornalistiche online, tra cui Milano Today e IlGiornale.

Ultima precisazione, che ne abbia valenza o meno, riguarda il fatto che non viveva a Milano (come riportato dal titolo), ma a Nerviano.

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