NOTIZIA VERA Bambina di 10 anni drogata, stuprata e smembrata mentre la mamma stava a guardare

di Luca Mastinu |

bufala sindaco di lonigo
NOTIZIA VERA Bambina di 10 anni drogata, stuprata e smembrata mentre la mamma stava a guardare Bufale.net

Ci segnalano un articolo pubblicato il 29 Aprile 2017 su SputtaniamoTutti, dal titolo “Bambina di 10 anni drogata, stuprata e smembrata mentre la mamma stava a guardare. Foto dei bastardi”:

Si è messa in contatto con degli sconosciuti e li ha invitati a casa sua perché stuprassero sua figlia, mentre lei assisteva alla scena. E’ questa l’ultima verità emersa nel procedimento a carico di Michelle Martens, la mamma-mostro accusata della tragica morte della piccola Vittoria. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, la donna, 35 anni, avrebbe fatto ricorso al sito di incontri online “Plenty of Fish” per arruolare gli orchi (almeno tre) che hanno abusato della bimba di appena 10 anni, drogandola, violentandola e poi uccidendola brutalmente.

A raccontare l’orrenda trama è stata la stessa Martens, che dal prossimo giovedì dovrà affrontare un processo con altri due imputati: Fabian Gonzales, 31anni, il fidanzato della donna conosciuto online, e Jessica Kelley, cugina di Gonzales anche lei di 31 anni. Teatro del dramma, come già riportato da Diretta News, è stata la cittadina di Albuquerque, nello stato americano del New Mexico, dove la povera Victoria Martens, alunna delle scuole elementari Petroglyph, è stata trovata uccisa proprio nel giorno del suo compleanno nell’appartamento di famiglia.

In base alle ricostruzioni effettuate dal governatore del New Mexico, Susana Martinez, la piccola sarebbe stata drogata, sottoposta a violenza, strangolata e accoltellata, infine fatta a pezzi. Poi i suoi resti, in un brutale rituale, sono stati avvolti in una coperta, e dati alle fiamme.

A dare l’allarme è stato un vicino di casa, che avrebbe chiamato la polizia, dopo essersi insospettito per i rumori provenienti dall’abitazione. Secondo quanto reso noto dagli agenti, a Victoria Martens sono state iniettate metanfetamine, poi il corpicino della piccola è stato abusato e martoriato, prima che i suoi assassini decidessero di provare a farla sparire per sempre. Il governatore Martinez, incontrando la stampa, ha definito le sevizie e gli abusi subiti dalla bambina “indicibili” e ha aggiunto: “La giustizia deve colpire i suoi aguzzini come un martello”. Dopo il fermo, la madre ha provato a discolparsi scaricando tutte le responsabilità sul fidanzato e sulla cugina, prima di confessare di aver ordito lei stessa il vile e perverso piano costato la vita alla bambina.

La notizia è vera. Come riporta Washington Post nell’articolo “A girl was drugged with meth, abused and killed. One of the suspects: Her mother” pubblicato il 25 Agosto 2016, alle 4:30 del mattino del 24 Agosto la Polizia arrivò alle Arroyo Villas di Albuquerque, nel New Mexico, per la segnalazione di un caso di percosse. Al loro arrivo, gli agenti incontrarono Michelle Martens che affermava che qualcuno avesse ucciso la sua bambina. Sul luogo era presente anche Fabian Gonzales, suo fidanzato. Michelle Martens diceva che chi aveva ucciso sua figlia, la piccola Victoria, si trovava all’appartamento del secondo piano. La Polizia tentò dunque di entrare, ma dall’altra parte qualcuno aveva bloccato la porta e aveva tentato di darsi alla macchia scappando dal balcone. Gli agenti riuscirono a fermarla. Era Jessica Kelley, cugina di Fabian Gonzales. La bambina venne rinvenuta nel bagno, carbonizzata e con il corpo smembrato in più parti.

Si aprirono 8 ore di interrogatorio.

L’11 Ottobre 2016 People pubblica l’articolo “New Mexico Mom Confessed to Watching Daughter’s Rape Before Her Death, Police Say“. Martens, in un primo momento, riferiva che lei e il suo compagno Gonzales erano stati aggrediti da Jessica Kelley con una spranga di ferro. Lo stesso riferiva Gonzales durante un altro interrogatorio. Gli investigatori, non convinti dalle versioni fornite separatamente dalla coppia, riferirono a Martens – anche se non era così – che Gonzales, dall’altra parte, aveva confessato. Martens dunque cedette e iniziò a collaborare con gli agenti.

Il 12 Ottobre 2016 People pubblica “New Mexico Mom Confesses to Watching Both Kids Be Raped Before Daughter’s Death: Police“. Michelle Martins aveva assistito passivamente allo stupro e al massacro operato da Gonzales e Kelley su sua figlia Victoria. La bambina implorava loro di smettere, e Michelle replicava con «lasciali fare». Nell’ultimo anno – confessò Michelle – più uomini avevano abusato, su suo invito, dei suoi figli. Victoria non era l’unica vittima degli abusi organizzati, perché a patire le sevizie degli uomini costantemente contattati e attirati da Michelle era anche il figlio più piccolo, Matthew. La donna dichiarò che vedere altri uomini abusare sessualmente dei suoi figli le dava piacere. Ai bambini veniva somministrata della metanfetamina per stordirli e annullare le loro reazioni. Nella notte del 23 Agosto, 20 minuti dopo la morte della piccola Victoria, Michelle Martens fece sesso con Fabian Gonzales.

Sul Daily Mail del 10 Gennaio 2017 leggiamo che le violenze subite da Victoria nell’ultimo anno trovano ulteriore conferma nell’autopsia: la bambina aveva contratto il papilloma virus (HPV) e non aveva tracce di metanfetamina in corpo, bensì di alcol.

I tre arrestati sono accusati di sequestro, abuso sessuale di minore sfociato in omicidio e occultamento delle prove; Gonzales e Kelley sono accusati anche di abuso con penetrazione su minore. Su Martens e Gonzales è stata imposta una cauzione da 1 milione di dollari.

Sull’Albuquerque Journal del 24 Agosto 2016 leggiamo che Gonzales aveva già dei precedenti per abuso sessuale su minore nel 2014; Kelley aveva dei precedenti per detenzione di sostanze stupefacenti e percosse; Martens era incensurata. Su KTLA5 leggiamo che il processo avrà luogo nel corso del 2017.

Michelle Martens ha dunque assistito al momento in cui Fabian Gonzales e Jessica Kelley strupravano sua figlia Victoria fino a darle la morte. Nel tentativo di occultare il corpo, è stato dato fuoco ai resti nella stanza da bagno. Gli abusi si ripetevano da un anno e specialmente nell’ultimo mese si erano intensificati. Durante l’omicidio di Victoria, però, il secondo figlio Matthew (nato dalla relazione con Jason Oetting), non era presente.

Notizia vera, dunque.

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