INDAGINI IN CORSO Terrore a Partinico, profughi strangolano bambino italiano: “Ora lo uccidiamo”

di Luca Mastinu |

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INDAGINI IN CORSO Terrore a Partinico, profughi strangolano bambino italiano: “Ora lo uccidiamo” Bufale.net

Voxnews riporta una episodio di violenza consumatosi a Partinico, nel palermitano, in un articolo pubblicato il 23 agosto:

Ripercorriamo quanto accaduto, perché è gravissimo. Il bambino di 9 anni arrivato da un altro quartiere fa una piccola bravata per gioco e prende una bici che sembrava abbandonata davanti al muro di un centro profughi. Il piccolo però viene inseguito dal gruppo di profughi inferociti che lo bloccano poco dopo.

Uno di loro lo afferra per la maglia, ma grazie ad un passante che chiede di lasciarlo andare via, riesce a fuggire. Ma non finisce qui, il bambino viene nuovamente inseguito e bloccato in via Matteotti dove il migrante cerca di strangolarlo prendendolo a schiaffi. Al bambino esce sangue dal naso e solo grazie all’intervento di alcuni residenti riesce a fuggire un’altra volta.

Il gruppetto di immigrati lo insegue e si ferma davanti ad una palazzina dove, pensando ci abiti il bambino, iniziano ad urlare e a prendere a calci e a pugni la saracinesca e il portone.

I residenti riescono in un primo momento a respingerli, ma subito dopo tornano in 10 dicendo di voler uccidere il bambino, hanno così cominciato a lanciare pietre verso l’abitazione dove si trovavano in quel momento 2 anziani, una donna incinta e dei bambini. Il gruppo di immigrati prende una spranga e colpisce la grondaia fino a spaccarla.

I migranti sono riusciti ad entrare sfondando la porta, hanno visto che il bambino non c’era poiché non viveva in quella casa, nel frattempo è arrivato l’educatore che li ha portati via.

Subito dopo sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza del 118 che ha soccorso la donna incinta sul posto per precauzione dato lo spavento.

E’ guerra razziale a Partinico, dove ora i cittadini hanno perso la pazienza.

E c’è qualche personaggio che sale sulla Diciotti per farne arrivare altri. Come potremo difendervi dal linciaggio della folla, una volta che scoppierà la rivoluzione?

Gli stessi autori di Voxnews pubblicano un aggiornamento nello stesso giorno, cogliendo l’occasione per parlare di «politici di sinistra impegnati a Catania per masturbarsi sotto la Diciotti» e sostenendo che l’aggressione contro un gruppo di migranti avvenuta pochi giorni prima a Partinico sia motivata da buone ragioni:

Ricordiamo che Partinico, nel Palermitano, è il luogo dove alcuni giorni fa degli italiani erano stati arrestati per avere ‘aggredito’ dei richiedenti asilo. I media e i magistrati lo hanno definito ‘odio razziale’: forse avevano le loro buone ragioni.

La notizia era stata riportata, in un primo tempo, dalla pagina Facebook Partinico Live in un post del 22 agosto:

Partinico extracomunitari picchiano bimbo di 12 anni ( no di 9 come avevamo scritto) e irrompono dentro un’abitazione.

(Versione 1, ndr)

Quello tra Via Matteotti e via Colombo è un quartiere tranquillo dove i bambini giocano liberamente, per le strade piccole e poco trafficate. Quello di oggi è però un caso che ha fatto scatenare la rabbia di alcuni residenti. Un bambino di 9 anni arrivato da un altro quartiere fa una piccola bravata per gioco e prende una bici che sembrava abbandonata.

Il bambino porta così via la bici appoggiata ad un muro davanti una comunità per migranti in via dell’Avvenire. Il piccolo però viene inseguito da un gruppetto di migranti che lo bloccano in via Alcide De Gasperi.
Il migrante lo afferra per la maglia, ma grazie ad un passante che chiede di lasciarlo andare via, riesce a fuggire. Ma non finisce qui, il bambino viene nuovamente inseguito e bloccato in via Matteotti dove il migrante cerca di strangolarlo prendendolo a schiaffi. Al bambino esce sangue dal naso ma grazie all’intervento di alcuni residenti riesce a fuggire un’altra volta.
IL gruppetto di immigrati si sposta poi in via Alcide De Gasperi fermandosi davanti ad una palazzina, dove pensavano abitasse il bambino, lì iniziano ad urlare e a prendere a calci e a pugni la saracinesca e il portone; i residenti sono riusciti in un primo momento a farli allontanare ma subito dopo sono ritornati in 10 circa dicendo di voler uccidere il bambino, hanno così cominciato a lanciare pietre verso l’abitazione dove si trovavano in quel momento 2 anziani, una donna incinta e dei bambini. Il gruppo di immigrati prende una spranga e colpisce la grondaia fino a spaccarla.
I migranti sono riusciti ad entrare sfondando la porta, hanno visto che il bambino non c’era poiché non viveva in quella casa, nel frattempo è arrivato l’educatore che li ha portati via.
Subito dopo sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza del 118 che ha soccorso la donna incinta sul posto per precauzione dato lo spavento.

(Versione 2, ndr)

Quello tra Via Matteotti e via Colombo è un quartiere tranquillo dove i bambini giocano liberamente, per le strade piccole e poco trafficate. Quello di oggi è però un caso che ha fatto scatenare la rabbia di alcuni residenti. Un bambino di 12 anni ( no di 9 come avevamo scritto)arrivato da un altro quartiere fa una piccola bravata per gioco e prende una bici che sembrava abbandonata.

Il bambino porta così via la bici appoggiata ad un muro davanti una comunità per migranti in via dell’Avvenire. Il piccolo però viene inseguito da un gruppetto di migranti che lo bloccano in via Alcide De Gasperi.
Il migrante lo afferra per la maglia, ma grazie ad un passante che chiede di lasciarlo andare via, riesce a fuggire. Ma non finisce qui, il bambino viene nuovamente inseguito e bloccato in via Matteotti dove il migrante cerca di strangolarlo prendendolo a schiaffi. Al bambino esce sangue dal naso ma grazie all’intervento di alcuni residenti riesce a fuggire un’altra volta.
IL gruppetto di immigrati si sposta poi in via Alcide De Gasperi fermandosi davanti ad una palazzina, dove pensavano abitasse il bambino, lì iniziano ad urlare e a prendere a calci e a pugni la saracinesca e il portone; i residenti sono riusciti in un primo momento a farli allontanare ma subito dopo sono ritornati in 10 circa dicendo di voler uccidere il bambino, hanno così cominciato a lanciare pietre verso l’abitazione dove si trovavano in quel momento 2 anziani, una donna incinta e dei bambini. Il gruppo di immigrati prende una spranga e colpisce la grondaia fino a spaccarla.
I migranti sono riusciti ad entrare sfondando la porta, hanno visto che il bambino non c’era poiché non viveva in quella casa, nel frattempo è arrivato l’educatore che li ha portati via.
Subito dopo sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza del 118 che ha soccorso la donna incinta sul posto per precauzione dato lo spavento.

Sempre Partinico Live pubblica la stessa notizia sul sito ufficiale, il 22 agosto, con l’incorporamento di un video diviso in due tempi: un primo momento in cui le immagini provengono da un sistema di sorveglianza; un secondo, invece, riprende gli abitanti per strada insieme ai Carabinieri.

Si può facilmente notare che la prima parte del video (pixelata) immortala un gruppo di ragazzi correre verso una direzione fuori dal campo di ripresa, rendendo impossibile comprendere cosa stia accadendo. Nella seconda parte, invece, la gente riunita per strada insieme alle forze dell’ordine non riporta fatti né commenti.

Ora, facciamo un passo indietro. Partinico Live ha riportato, in fondo al post e all’articolo, una conclusione che lascia dubitare oltremodo sulla vicenda:

La madre del 12enne locale però sulla nostra pagina facebook smentisce tutto e scrive testuali parole (che riportiamo con le dovute correzioni ortografiche, ndr):

Ragazzi, calmatevi. Tutto ciò che è stato scritto non è vero nulla, il bambino in questione è mio figlio. Certo, abbiamo passato un brutto momento. Vi spiego la situazione: mio figlio conosce, in primis, il ragazzo di colore. Ha preso la bici per farsi un giro (che è sbagliatissimo toccare le cose altrui), dopo 5 minuti la bici è ritornata al padrone. Il ragazzo di colore non si è permesso ad alzare un dito su mio figlio. Naso rotto, pugni ecc, casa sfondata, ecc sono solo cavolate scritte dal signore che ha questa pagina, che verrà denunciato da me ed è responsabile della comunità per diffamazione. Poi un’altra cosa: l’unica cosa che ha fatto il ragazzo di colore è stato tenerlo per il braccio che voleva portarlo dall’educatore e avvisare i Carabinieri dell’accaduto, e questo è tutto.

Attualmente sono indagini in corso dei Carabinieri.

IN AGGIORNAMENTO

Restiamo in attesa, dunque, della conclusione delle indagini per scoprire se Partinico Live abbia inventato tutto (non ci è ancora dato conoscere il motivo) e soprattutto se la persona che ha contattato la loro redazione sia realmente la madre del ragazzino.

 

 

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