Sette Bufale STORICHE a cui tutti crediamo, ma che sono infondate – bufale.net

di Shadow Ranger |

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Sette Bufale STORICHE a cui tutti crediamo, ma che sono infondate – bufale.net Bufale.net

Non esistono solo bufale moderne, o Leggende Metropolitane ascese, con l’arrivo di Internet, al rango di Bufale. Ma esistono anche errori nella collazione di dati storici, storie divenute miti ed inesattezze entrate nei libri di storia e troppo radicatesi per ammettere smentite.
Per questo motivo, oggi ci concederemo una piccola digressione offrendovi una traduzione di quanto proposto dal portale Odd or What al riguardo.
È detto comune che i libri di storia siano scritti dai vincitori: in realtà sovente sono anche scritti da persone incapaci di portare a termine una ricerca compiuta. È inquietante fermarsi a pensare a quanti eventi storici insegnati ai nostri scolari siano in realtà miti tramandati di anno in anno ma del tutto infondati.
1. Il Pasticcio di Magellano
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È opinione comune e diffusa che Magellano sia stato incaricato dagli Spagnoli di circunnavigare il globo nell’anno 1519. In realtà la sua missione era trovare un passaggio sicuro per le Molucche. Imbarcatosi nella missione con cinque navi, la spedizione di Magellano non ottenne il successo preventivato. Dopo aver resistito a tempeste flagellanti, ai morsi della fame ed all’ammutinamento, Magellano fu ucciso combattendo gli abitanti delle Filippine mentre i sopravvissuti del suo equipaggio si ritirarono nelle loro navi, abbandonando al suo destino il corpo del capitano.
 
2. Dalla bocca dei cavalli
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I racconti secondo cui Caterina la Grande morì a causa di un incontro contronatura con un cavallo sono sicuramente degni di narrazioni pepate, ma la verità è che la regina Russa del 18mo secolo era una donna molto comune per quanto riguarda le sue preferenze fra le lenzuola, e non fu nota per intrattenersi con amanti non umani. Si spense, banalmente, a 67 anni nel suo letto.
3. Niente brioches?
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In quella che probabilmente è la citazione più famosa di ogni tempo, si racconta che Maria Antonietta replicò “Che mangino brioches!” dinanzi alla protesta di un gruppo di povere madri francesi. L’idea che lei possa aver pronunciato quella frase deriva da un libro di Jean-Jacques Rousseau, un autore francese dell’epoca. Il libro, intitolato Confessioni conteneva il seguente passaggio “A lungo ho meditato sulle parole sconsiderate di una grande principessa che, informata che il suo popolo non aveva pane, replicò <Che mangino brioches>”. Il fatto che il libro sia stato pubblicato 23 anni prima degli eventi che avrebbero dovuto suscitare la crudele affermazione di Maria Antonietta rende alquanto improbabile che lei l’abbia mai pronunciata.
4. Solamente Revere
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La storia ricorda Paul Revere come un eroe solitario della Rivoluzione Americana che avvisò tutti dell’arrivo dell’esercito Inglese. Applicando allo scenario anche solo un po’ di spirito critico è evidente che un uomo solo a cavallo non può percorrere abbastanza strada in una notte per avvisare abbastanza rivoluzionari. In realtà, furono inviati quantomeno altri 40 cavalieri per avvisare gli uomini della Milizia dell’arrivo degli Inglesi. L’errore storico viene attribuito ad un poema di Henry Wadsworth Longfellow che usò il solo nome di Revere in quanto era più semplice da inserire nella sua prosa.
3. Sempre più in alto
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È riportato comunemente nei testi storici che Napoleone Bonaparte era un uomo di bassa statura. Viene menzionato che era alto cinque piedi e due pollici (1,57 metri). Ciò che la storia sembra aver dimenticato è la differenza tra la reale lunghezza del piede Francese rispetto all’equivalente unità di misura Inglese. Il piede Francese era più lungo, il che significa che l’altezza di Napoleone era più simile a cinque piedi e sei pollici (1,67 metri) secondo la misura Inglese, il che significa che la sua altezza era adeguata e comune per il periodo storico.
2. Ancora licenze poetiche
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Lizzie Borden fu accusata di aver usato un’ascia per uccidere i suoi genitori a Fall River, Massachussets nel 1892. Esiste una filastrocca sui suoi crimini ripetuta nei decenni, che recita: Lizzie Borden took an axe / And gave her mother forty whacks / When she saw what she had done / She gave her father forty one (Lizzie Borden un’ascia ghermì / quaranta volte sua madre colpì / quando vide il suo misfatto / quarantun volte sul padre ripetè l’atto). Secondo la verità dei fatti, Lizzie Borden fu accusata di aver colpito sua madre a colpi d’ascia diciotto volte, e suo padre undici. Fu processata per il loro omicidio e scagionata.
1.   Scherzavo!
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Nel Dicembre del 1917, l’autore di satira Americano H.L. Mencken ha pubblicato un falso articolo sul New York Evening Mail pensato come un divertimento durante gli anni oscuri della Prima Guerra Mondiale. L’articolo dichiarava che la vasca da bagno, diffusasi negli Stati Uniti nel 1800, non era mai stata popolare presso i cittadini finché non fu rivelato che una veniva usata regolarmente dal presidente Millard Fillmore. Mencken si dichiarò stupito che il suo racconto fosse stato raccolto da numerosi giornali e molti testi ufficiali riportassero le sue affermazioni come un dato di fatto. Stranamente, questo “dato di fatto” resiste ancora, anche se fa acqua da tutte le parti.

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