DISINFORMAZIONE La7 chiude La Gabbia: nell’ultima puntata sottosegretario Salute ammette sperimentazione su bambini italiani VIDEO – bufale.net

di Shadow Ranger |

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DISINFORMAZIONE La7 chiude La Gabbia: nell’ultima puntata sottosegretario Salute ammette sperimentazione su bambini italiani VIDEO – bufale.net Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti una notizia da InformareXResistere che conferma il complesso rapporto tra le Camere dell’Eco e l’Informazione “ufficiale”.

Da un lato, la controinformazione trae la sua intera ragione d’essere dal dire cose che la stampa non ci dice!

Dall’altro lato scopriamo che, furbescamente, la controinformazione rovista lietamente nei meandri dell’informazione ufficiale cercando qualche avanzo ancora gustoso e, se non lo trova, lo insaporisce deformandolo.

Lo ha detto veramente.

Dopo che il professor Ivan Cavicchi, docente di Filosofia della Medicina all’Università di Tor Vergata, ha spiegato che «mancano ricerche scientifiche sugli effetti collaterali [dei vaccini] di medio e lungo periodo», e dopo che ha avvisato che l’Italia, con 12 vaccini obbligatori, sarebbe «una specie di Paese sperimentale» e che il decreto Lorenzin «rischia di essere una sorta di ricerca scientifica di massa», Davide Faraone, Sottosegretario al Ministero della Salute, ha risposto: «non credo che il fatto che l’Italia sia un Paese che sperimenta una obbligatorietà, anche su quel numero di vaccini, debba essere per forza considerato un fatto negativo».

Ora il punto non è il parere di Faraone che, per carità, è liberissimo di considerare negativo o meno tutto ciò che vuole. Il punto è che ha ammesso che sì, i nostri figli saranno utilizzati come cavie dal Governo e dalle industrie del farmaco.

Se la pensate come Faraone, ok, non c’è problema. Ma se invece considerate un fatto negativo che vostro figlio venga trattato come un topolino da laboratorio, allora dobbiamo farci sentire.

Perché io posso capire che rimaniamo in silenzio quando ad esempio il Governo aumenta le tasse, tanto un pezzo di pane da mangiare lo troviamo sempre… ma qui non parliamo della vacanza al mare più corta, di cento euro di pensione in meno o dei regali di Natale più economici, qui vogliono utilizzare i nostri bambini per un esperimento di massa di cui non si conoscono le conseguenze!

Lo ha ammesso il sottosegretario al Ministero della Salute, non è l’opinione di qualche blogger. Se non ci battiamo (in modo civile e pacifico, naturalmente) neanche quando ci toccano i figli, la cosa più importante per ogni donna e per ogni uomo, allora davvero viviamo nel regno dell’ignavia.

Come possiamo batterci?

Iniziamo condividendo le parole del sottosegretario e cominciamo a organizzarci per essere a Pesaro l’8 luglio.

Ha detto veramente cosa?

Abbiamo un video tratto con Bandicam non registrato, un programma di cattura video (possibile che la controinformazione non voglia neppure abbassarsi ad usare una scheda di cattura immagini?) nel quale viene riportata un’unica frase, peraltro citata nell’articolo

«non credo che il fatto che l’Italia sia un Paese che sperimenta una obbligatorietà, anche su quel numero di vaccini, debba essere per forza considerato un fatto negativo»

Le domande sono debitamente tagliaincollate, ma l’antecedente logico è dato da

“Lei sa che in nessun paese d’Europa esistono dodici vaccini obbligatori? E non sa che questo decreto fatto coi piedi rischia di essere una sorta di ricerca?”

Ovviamente, la risposta fornita non riguarda la ricerca sugli effetti dei vaccini, come capziosamente inferito da chi ha riportato la trascrizione di una intervista passata al taglia e incolla, ma sugli effetti sociali di un obbligo che, come abbiamo dimostrato, consegue la perdita del patrimonio medico e sociale di una nazione.

Nel regno dell’Ignavia non so, ma non credo che sia giusto vivere nel regno dell'”indinniazione facile”, titillata a colpi di reintepretazioni e schiaffi in faccia all’analisi logica ancor prima che all’ascolto di un testo di media complessità.

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