DISINFORMAZIONE Giornalista confessa: “Nascondiamo i crimini degli immigrati, la gente non deve sapere”

di Luca Mastinu |

bufala sindaco di lonigo
DISINFORMAZIONE Giornalista confessa: “Nascondiamo i crimini degli immigrati, la gente non deve sapere” Bufale.net

 

Ci segnalano un articolo pubblicato il 4 agosto 2017 su VoxNews:

Nel suo blog sul sito del Fatto quotidiano la Zanardo, giornalista femminista, accusa i suoi di coprire i crimini degli immigrati: “Una donna è stata violentata e picchiata brutalmente in Puglia qualche giorno fa. La donna versa in gravi condizioni in ospedale. Da più parti mi viene consigliato di non diffondere questa notizia: perché? Contrariamente a quanto accade solitamente, quando cioè le notizie che riguardano stalking e violenze vengono commentate e diffuse sui social network da molte donne e anche uomini, in questo caso la notizia è stata riportata solo da qualche quotidiano e diffusa pochissimo. […] La reticenza di molti gruppi femministi e giornalisti è dovuta al fatto che la violenza sia stata commessa da un ragazzo rifugiato di un centro Cara. Questa e solo questa la ragione dell’occultamento del fatto”.
Ora capite perché i giornali e i media non parlano dei crimini degli immigrati, e perché accusano chi ne parla di ‘fake news’.
La Zanardo cita un incontro avvenuto qualche anno fa a Milano, in cui si parlava dell’omicidio di una donna a Roma da parte di un rumeno. “Con mio grandissimo stupore e rabbia – ricorda – tutta la riunione fu spesa, ed eravamo solo donne, a valutare se fosse meglio diffondere o no la notizia perché trattavasi di cittadino dell’est europa e non si voleva incentivare il razzismo. Solo poche parole furono pronunciate a memoria della vittima”.

“Già ebbi modo di esprimerlo a inizio 2016 in occasione delle violenze a Colonia che vennero archiviate con l’esilarante raccomandazione per difendere le donne dalla violenza, espressa della sindaca della città tedesca: ‘Se i ragazzi nordafricani o mediorientali si avvicinano a voi, state loro a distanza eine ArmeLange, cioè teneteli a distanza di un braccio. Il voler ‘proteggere’ i migranti responsabili di reati odiosi, così come il ritenere che diffondendo le notizie negative che li riguardano, esattamente così come faremmo per i crimini commessi dai cittadini italiani, ritenendo che così facendo si possa fomentare il razzismo, stanno alla base dell’attuale pensiero di una certa sinistra italiana: elitaria e profondamente discriminante”.

Per questo temono i media indipendenti: diffondono la verità che loro nascondono. Non hanno più il controllo dell’informazione e, questo, per loro, è intollerabile.

Il mendicare sul web è arte ben nota su VoxNews, che stringe i contenuti tra le due estremità di un morsetto per un’esasperata pressione sulla realtà delle cose. Una realtà che diventa un krapfen farcito di fiele, schiacciato con forza per poi far esplodere un nucleo che, da solo, sarebbe un inutile amalgama.

Le due estremità del morsetto di VoxNews sono il titolo, fuorviante come di consueto, e la chiusura dell’articolo:

Titolo – Giornalista confessa: “Nascondiamo i crimini degli immigrati, la gente non deve sapere”;

Chiusura – Per questo temono i media indipendenti: diffondono la verità che loro nascondono. Non hanno più il controllo dell’informazione e, questo, per loro, è intollerabile.

I disperati tentativi degli autori stimolano un’amarezza ilare, perché la loro è una maldestra presunzione di portare sul web la realtà delle cose senza giudizio alcuno. Nelle loro mentite spoglie di media indipendenti sono in grado – ed è bene ricordarlo – di minacciare di mettere mano alla pistola (qui il nostro articolo in cui segnalavamo la loro minaccia) qualora si fosse sostenuto che un bengalese era da considerarsi cittadino romano in quanto residente a Roma. Sì, perché i media indipendenti, secondo gli autori, hanno anche il diritto di giocare metaforicamente con la violenza.

Così VoxNews prende in considerazione un articolo di Lorella Zanardo pubblicato sul blog del Fatto Quotidiano il 31 luglio dal titolo: “La violenza contro le donne è sempre violenza, che la compia un italiano o uno straniero”. La Zanardo apriva la sua denuncia facendo l’esempio di un caso di stupro consumatosi a Bari (qui il nostro fact-checking sulla notizia) ai danni di una donna di 76 anni, picchiata e violentata da un 26enne nigeriano ospite del Cara di Bari. Zanardo afferma che la notizia avesse avuto scarsa risonanza sui quotidiani nazionali:

La notizia è stata riportata solo da qualche quotidiano e diffusa pochissimo.

Ancora:

La donna ha 76 anni e verrebbe da pensare che non se ne è scritto per una forma nemmeno tanto velata di discriminazione verso le anziane: “Tanto è vecchia”, pare essere il messaggio sotteso all’indifferenza; l’indignazione, quando c’è, è riservata al sopruso verso chi è giovane.

Mi sono ribellata dunque a questa ipotesi e ho diffuso la notizia per scoprire, ancora una volta, che la reticenza di molti gruppi femministi e giornalisti è dovuta al fatto che la violenza sia stata commessa da un ragazzo rifugiato di un centro Cara.

Il fulcro dell’indignazione espressa da Lorella Zanardo riguarda, però, un incontro avvenuto a Milano sul tema della violenza:

Si trattava dell’omicidio di una donna a Roma da parte di un cittadino rumeno. Con mio grandissimo stupore e rabbia, tutta la riunione fu spesa, ed eravamo solo donne, a valutare se fosse meglio diffondere o no la notizia perché trattavasi di cittadino dell’est europa e non si voleva incentivare il razzismo. Solo poche parole furono pronunciate a memoria della vittima.

È ora possibile constatare il netto contrasto tra il titolo riportato da VoxNews e i fatti raccontati dalla giornalista, che non sostiene che la stampa intenda nascondere tutti i crimini degli immigrati, bensì – almeno nell’occasione di quell’incontro – vi era un certo temporeggiare sulla possibilità di rendere pubblica la notizia su un caso di violenza ai danni di una donna da parte di un cittadino straniero. La Zanardo, in chiusura, prende come esempio alcuni modelli educativi in vigore nel Nord Europa e in Canada e offerti ai migranti.

A tal proposito, Lorella Zanardo si era espressa nel suo blog personale l’11 luglio 2017 in un articolo in cui faceva riferimento ai fatti di Colonia, riprendendo le dichiarazioni espresse in un’intervista rilasciata per Lettera43 il 7 gennaio 2016. La giornalista, riferendosi ai fatti di Colonia, commentava con queste parole:

Come viene gestita la questione in Italia è vergognoso. Se diciamo: siamo donne libere e così vogliamo restare, improvvisamente leggo sul web una serie di voci critiche secondo le quali se non vogliamo dare manforte alla destra razzista e xenofoba, dobbiamo in un qualche modo stare zitte. Lo trovo un consiglio mostruoso, miserabile.

Notiamo di nuovo, con la dovuta chiarezza, che Zanardo denuncia il profilo basso con il quale vengono trattate certe notizie di violenza sessuale operata da cittadini stranieri. L’argomento era stato ripreso in un suo recente articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano il 28 agosto 2017 in occasione del tragico episodio di violenza di Rimini.

Non si tratta, dunque – e sappiamo che VoxNews lo desidera febbrilmente – di una denuncia ai danni di tutta la stampa che insabbia tutti i crimini dei migranti. Non si tratta di uno scoop degli autori di VoxNews che svelano le malefatte della “stampa buonista” che nasconde le malefatte degli stranieri che, secondo le posizioni xenofobe, sono portatori del germe del Male. Lorella Zanardo sottolinea un problema di “paura” di una certa stampa nel riportare notizie su casi di violenza da parte di extracomunitari, specie se ospitati presso strutture recettive e dunque nelle condizioni di migranti. Zanardo di scaglia contro la “paura”, ancora, di scatenare reazioni razziste da parte del pubblico.

Nella nostra piccola posizione di fact-checkers possiamo rispondere alla Zanardo con un link alla ricerca web sul caso della violenza inflitta all’anziana di Bari, facendo notare che i fatti erano stati riportati, in ordine sparso, da testate come Il Fatto QuotidianoLa Gazzetta del MezzogiornoIl MessaggeroAnsaAdnkronosIl GiornaleRepubblica, Il Secolo d’Italia Unione SardaLa giornalista parla di scarsa risonanza, ma le notizie sono presenti. Ripetiamo, però, che le rispondiamo umilmente e secondo i criteri del nostro servizio.

Parliamo di disinformazione, dunque, perché VoxNews è ben a conoscenza delle consuetudini degli indinniati che resteranno fermi al titolo, che riporta una realtà diversa da quella presente nei contenuti. Lorella Zanardo non afferma che la stampa nasconda i crimini degli immigrati, bensì denuncia una certa velata reticenza nel riportare notizie di violenza sessuale da parte dei cittadini stranieri. Opinioni che ella esprime nel blog del Fatto Quotidiano.

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