BUFALA Sigarette prezzi shock! Dal primo marzo aumentano di 5 euro al pacchetto. Ecco quali marche – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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BUFALA Sigarette prezzi shock! Dal primo marzo aumentano di 5 euro al pacchetto. Ecco quali marche – Bufale.net Bufale.net

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Un’altra bufala ai danni dei fumatori. Dopo quella del falso ritiro dal mercato a partire dal 2016, ecco che il sito LaSera (presente nella nostra “lista nera“) pubblica il 25 febbraio 2016 un articolo dal titolo “Sigarette prezzi shock! Dal primo marzo aumentano di 5 euro al pacchetto. Ecco quali marche“:

Sorpresa dal tabaccaio: dal primo marzo infatti, le sigarette aumenteranno in media di 3 euro pacchetto. Per chi fuma è un durissimo colpo colpo al portafogli. La decisione è stata comunicata lo scorso 14 febbraio e l’aumento partirà dal primo marzo. La temuta stangata alla fine è arrivata nonostante le rassicurazioni del Governo che aveva parlato di «riequilibrio».
Lo Stato Italiano in accordo con le nuove leggi antifumo ha scelto di rivedere il prezzo di tutte le sigarette e del tabacco, in particolare i prodotti di fascia “alta”, superando, contro le aspettative, la soglia psicologica dei 10 euro a pacchetto.
L’aumento infatti riguarda tutte le marche.
Un pacco di Marlboro ad esempio costerà la bellezza di 10 euro e 60 centesimi, 9 euro un pacco di Merit, 7 euro e 30 centesimi Chesterfield, Luky Strike, Camel e Winsotn. Mentre in vetta troviamo le Davidoff e le Dunhill al prezzo vertiginoso di 12 euro al pachetto. In fondo alla classifica invece troviamo Diana a 6 euro e 50, Bensono & Hedges 6 euro insieme alle Muratti.
Rincaro anche del trinciato, un pacco di tabacco da 30 grammi infatti costerà da 7 a 12 euro.

Non ci sono affatto “nuove leggi antifumo” che rivedono i prezzi delle sigarette e del tabacco aumentandoli di ben 5 euro a pacchetto. Di sicuro la bufala è stata resa “credibile” dai prezzi riportati per ogni singola marca citata.
In realtà non è neanche opera del sito LaSera (oltre 55 mila condivisioni), la fonte originale è il sito “satirico” Rubrica24 (oltre 2500 condivisioni), già noto a Bufale.net e presente anch’esso nella “lista nera“.

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