BUFALA E TRUFFA Messaggio WhatsApp con Beauty Box Lancome 2018 in regalo il 21 ottobre

di Redazione Bufale |

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BUFALA E TRUFFA Messaggio WhatsApp con Beauty Box Lancome 2018 in regalo il 21 ottobre Bufale.net

Sta girando in queste ore su WhatsApp l’ennesima bufala e truffa, questa volta riguardante un presunto regalo Beauty Box Lancome 2018, almeno stando ad un messaggio che è arrivato anche su alcuni numeri in Redazione oggi 21 ottobre. Si tratta a conti fatti di un’iniziativa praticamente identica rispetto all’SMS MediaWorld di cui vi abbiamo parlato ieri su queste pagine, almeno per quanto riguarda gli effetti che si potrebbero innescare da una falsa comunicazione spacciata per ufficiale. In realtà questi brand hanno già smentito iniziative del genere.

Cosa vuol dire questo? Come accennato ad inizio articolo, nel caso in cui dovesse arrivarvi una catena WhatsApp con un messaggio all’interno del quale qualcuno vi avvisa di aver ritirato un beauty box Lancome 2018, invitandovi a fare lo stesso seguendo un link speciale, sappiate che state per imbattervi in una bufala. Tuttavia la fake news in questo caso si tramuta anche in una potenziale truffa. Fondamentale dunque specificare ancora una volta cosa potrebbe succedere nel caso in cui qualcuno dovesse essere tratto in inganno.

Beauty Box Lancome 2018

Beauty Box Lancome 2018

La pagina di atterraggio vi stimola effettivamente a ricevere il Beauty Box Lancome 2018 in omaggio. Come? Semplicemente rispondendo a qualche semplice domanda. Al termine del questionario il sistema vi chiederà alcuni dati personali, ma non ci sentiamo di escludere che tra le informazioni richieste ci possano essere anche quelle della carta di credito. Visto che in tanti percepiscono questo ambiente come sicuro e relativo al sito ufficiale del produttore, i rischi per la sicurezza degli utenti meno esperti diventano piuttosto elevati.

In realtà non esiste alcun Beauty Box Lancome 2018 in regalo tramite messaggi WhatsApp. Si tratta di metodi consolidati da parte di hacker che sfruttano una bufala di questo tipo per raccogliere dati sensibili da rivendere a terzi e, nella peggiore delle ipotesi, quelli riguardanti la carta di credito delle vittime per dar vita ad una vera rpropria truffa come sta avvenendo oggi 21 ottobre.

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