BUFALA Che schifo, Saviano l’ha detto veramente: “Preferisco aiutare i miei fratelli migranti piuttosto che qualche terremotato italiano!” – bufale.net

di Redazione-Team |

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BUFALA Che schifo, Saviano l’ha detto veramente: “Preferisco aiutare i miei fratelli migranti piuttosto che qualche terremotato italiano!” – bufale.net Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti un meme. Un’immagine con testo, quel genere di bufala particolarmente odioso di cui lo scrivente più volte ha parlato.

Prendi un’immagine, inventati una frase. Più oltraggiosa, più indinniata ed indinniante è, meglio è: tanto il tuo pubblico non vorrà mai verificare.

Perché un perfetto sconosciuto su Internet, che si esprime come te, che parla nel tuo stesso modo, che cavalca il tuo stesso (becero) rancore dovrebbe mai mentirti? Sono sempre gli “altri” quelli che mentono, pensa felice il nostro indinniato speciale. È la kasta, è il Sistema, sono i giornali, sono i fact checker cattivi che rompono le uova nel paniere al viralizzatore, il Pifferaio Magico, il venditore di bufale di turno, pensa felice il nostro eroe della plebe, cliccatore seriale che brucia interi mouse per spargere il Verbo, così indaffarato nel dover condividere la “verità” dal non accorgersi che sta diffondendo menzogne e miasmi.

E ci vorrebbe così poco per smentire qualche bugiardello seriale: basterebbe controllare le fonti.

E nell’età dell’assoluta informazione, dove chiunque ha in tasca un terminale intelligente (spesso più di lui), uno smartphone con tutto il mondo dell’Informazione a portata di tasca, chi non controlla le fonti non ha scusante alcuna: è in malafede oppure in cattiva fede, coscientemente ignorante o coscientemente bugiardo.

In ogni caso, un soggetto da bannare e segnalare, bloccare ed isolare perché non possa spargere il suo mefitico miasma al resto della rete.

Infatti il viralizzatore di turno è pronto a spergiurare di aver visto il falso anche quando le prove sono lì davanti a tutti, certo che il suo pubblico non guarderà mai le prove: cercarle costa fatica, tempo, pensiero. Tutte cose che l’indinniato non ha.

Ed ecco che la nostra casella di posta è stata inondata da garbate richieste e proterve dichiarazioni di vittoria, grottesche sfide di chi ha sfidato il fact checking ed ha perso, ed il grido di aiuto di chi voleva un aiuto per difendersi dai primi.

Rispondiamo con affetto ai secondi, con un compiaciuto “ve l’avevo detto, disinformati!” ai primi, e scioriniamo le segnazioni

Che schifo, non ci posso credere, LO HA DETTO VERAMENTE!!!
Condividi e fai girare, tutti devono sapere!

“Sinceramente preferisco salvare i rifugiati ed i miei fratelli clandestini, che aiutare qualche terremotato italiano piangucolone e viziato”

Roberto Saviano a “Che tempo che fa” 03/06/2018

“Che schifo” lo diciamo noi.

E lo diciamo a tutti quelli che hanno accolto l’invito a “Condividere e far girare”, dicendo loro di ritirare il loro inveritiero appello.

Se avessero fatto un uso migliore di Facebook, avrebbero speso il tempo che hanno usato per “far girare” ricordandosi che la RAI ha un corposo archivio di tutte le sue trasmissioni su YouTube, tra cui la trasmissione.

Ora, per favore, anche voi non fate gli indinniati livorosi e guardatevi il video.

Sono diciotto minuti, è vero, ma passano in fretta e solo guardandolo potrete poi concordare con quello che vi diremo noi senza accusarci di falsità e menzogne varie.

Perché noi quei diciotto minuti di video li abbiamo visti. Tutti. Abbiamo richiamato ogni singolo volontario per guardare ogni secondo dei 18:44 minuti, anzi, ascoltare.

E sapete quante iterazioni abbiamo ascoltato della parola terremotati?

Zero. Non solo Saviano non ha mai usato la parola “terremotati” nel video, ma non ha mai detto alcuna frase che riguardasse in alcun modo i terremotati stessi, o che potesse essere sintetizzata nella frase del meme.

La cui fonte, evidentemente, non è la puntata citata, ma il solito meme da fanpage

La solita paginetta non istituzionale creata su per fomentare likes e viralità, ricchezza del mondo virtuale e latrice di condivisioni di varia indinniazione e commenti non sempre conferenti, che archivieremo qui in caso di sindrome da cancellazione repentina.

E non è neppure l’ultimo caso: una nuova frontiera della bufala per chi evidentemente conta sul fatto che l’indinniato speciale medio porta il concetto di accecato per la rabbia al livello di incapace di guardare un video su YouTube per intero è ormai questa.

Prendi un personaggio famoso, ti inventi una viralità del tutto oltraggiosa quanto tarocca, giuri sul Sacro Facebook di averla vista in TV in una certa data

Come vedete, la stessa prolifica catena di condivisioni sta sfornando, proprio in queste ore bufale a base di diversi personaggi, ottenute con la stessa formula “lode all’immigrato più insulto all’italiano, rappresentante del popolo”.

Di vergognoso, a questo punto, vi è solo credervi.

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