BUFALA Catena di S. Antonio: "Il 66% di voi non invierà questo messaggio" – bufale.net

di Shadow Ranger |

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BUFALA Catena di S. Antonio: "Il 66% di voi non invierà questo messaggio" – bufale.net Bufale.net

il66divoiMolti di voi avranno visto questo appello, diffuso a mezzo Facebook in Italiano almeno a partire da Giugno-Luglio 2014, sovente applicato in fondo ai commenti di discussioni frequentate o direttamente pubblicato nelle bacheche altrui:

UN PAPÀ ARRIVA A CASA SUA ARRABBIATO E, UBRIACO, PRENDE LA SUA PISTOLA, UCCIDE SUA MOGLIE E POI SE STESSO. LA SUA BAMBINA STA SEDUTA PIANGENDO DIETRO IL DIVANO. ARRIVA LA POLIZIA, PORTA VIA LA BAMBINA E LA DA ALLA SUA NUOVA FAMIGLIA. IL PRIMO GIORNO CHE VA IN CHIESA ARRIVA ALL’EDIFICIO, GUARDA UN’IMMAGINE DI GESÙ SULLA CROCE E CHIEDE ALLA MADRE ADOTTIVA: “COME SCENDE QUEL SIGNORE DALLA CROCE?”, LA DONNA LE RISPOSE: “LUI NON É MAI SCESO”, LA BAMBINA LE DISSE: “INVECE SÌ! PERCHÉ IL GIORNO CHE SONO MORTI I MIEI GENITORI, LUI STAVA CON ME DIETRO IL DIVANO DICENDOMI CHE TUTTO SAREBBE ANDATO BENE”. IL COSTRUTTORE DEL TITANIC DISSE: “NEMMENO DIO POTRÀ DISTRUGGERE QUESTA NAVE” E GIÀ SAPETE QUELLO SUCCESSE. MARILYN MONROE DISSE: “IO NON HO BISOGNO DI GESÙ”, TRE GIORNI DOPO LA TROVARONO MORTA. UN PADRE DISSE A SUO FIGLIO: “CHE DIO TI PROTEGGA” E IL FIGLIO RISPOSE: “I MIEI AMICI MI PROTEGGERANNO PIÚ DI LUI”, DIETRO CASA SUA UN PROIETTILE VAGANTE LO UCCISE…DOVE GLI AMICI NON HANNO POTUTO PROTEGGERLO…
DIO APRE LE PORTE CHE NESSUNO POTRÀ CHIUDERE PER QUESTO MESSAGGIO. IL 66% DI VOI NON INVIERÀ QUESTO MESSAGGIO MA RICORDATEVI CHE NELLA BIBBIA C’É SCRITTO: “NEGAMI DI FRONTE AI TUOI AMICI E IO TI NEGERÓ DI FRONTE AL PADRE MIO”. MANDALO SE NON TI VERGOGNI DI DIO. SE NON HAI BISOGNO DI DIO IGNORA QUESTO MESSAGGIO E NON LO DIFFONDERE! IL PRESIDENTE DELL’ARGENTINA LO HA RICEVUTO, LO HA IGNORATO E DOPO 8 GIORNI É MORTO SUO FIGLIO, UN SIGNORE LO HA RICEVUTO, L’HA MOLTIPLICATO E HA VINTO ALLA LOTTERIA. QUESTO MESSAGGIO É SACRO E MIRACOLOSO, DEVI INVIARLO A 10 PERSONE PERÒ NON A ME E DOPO 5 GIORNI RICEVERAI UNA SORPRESA. NON LO IGNORARE, NEL LEGGERLO SARAI RIMASTO A BOCCA APERTA…!!

L’unico motivo per cui rimanere a bocca aperta, oltre all’elenco di bufale (a tratti di pessimo gusto) che colpiscono questo o quel personaggio famoso, convenientemente troppo morto per difendersi, è la resurrezione di una delle più antiche forme di bufala esistenti in Italia, la Catena di Sant’Antonio.
1. Premessa: le Catene di Sant’Antonio in Generale
La Catena di Sant’Antonio fu il primo vero esempio di Spam diffuso in Italia: nonostante se ne registrino tracce illustri sin dalla Prima Guerra Mondiale, dove le autorità si interessarono al fenomeno di “preghiere per la pace” e simili appelli che giravano per i fronti di guerra (temendo potessero occultare messaggi in codice), il fiorire del fenomeno apparve negli anni ’50.
La forma era sempre uguale, ed idonea a giocare con la paura e la superstizione di un popolo che, dopo il dopoguerra, era ancora scosso, afflitto da un livello culturale alquanto basso ed incline ad indulgere nella superstizione.
Una lettera, dattiloscritta e fotocopiata (ubiquitarie ormai erano in quegli anni le macchine da scrivere, nei lustri successivi arrivarono le prime copisterie con macchine fotocopiatrici) contenenti la promessa di grandi ricchezze e fortune per chi, dopo aver recitato una preghiera (solitamente a Sant’Antonio, da cui il nome della bufala), diffondesse l’appello ad “almeno cinque persone di propria conoscenza”.
Sovente gli sventurati venivano scelti invece dall’elenco del telefono, altro oggetto ubiquitario in quegli anni, ed ulteriore incentivo alla viralità veniva dato invece dalla minaccia di gravi disgrazie per chi avesse invece interrotto la catena, sovente contestualizzate nella forma di aneddoti (del tutto inventati) relativi a presunti soggetti che, avendo interrotto la prescritta catena di diffusioni, erano stati “maledetti” e condotti a gravi sciagure, morte compresa.
Altre forme successive della catena prevedevano inserire una modica somma (solitamente mille lire, il biglietto di piccolo taglio più comune negli ’70, massimo periodo di fioritura della bufala) ed accludere in calce il proprio indirizzo unitamente ad altri cinque precedenti, raccomandando al ricevente di rimuovere l’indirizzo in testa all’elenco ed inserire, come ultimo indirizzo, il proprio, spedendo mille lire agli indirizzi precedentemente indicati, in una imitazione amatoriale del truffaldino Schema PonziMultilevel Marketing. Forma “benigna” era quella in cui, anziché soldi, si sollecitavano cartoline dagli usuali luoghi di ferie dei riceventi.
Le Catene di Sant’Antonio si ridussero a fenomeno residuale col volgere del secolo corrente: superati gli anni ’90 infatti una maggiore consapevolezza ed il declino della posta convenzionale in favore delle e-Mail spostarono dapprima le Catene sul mezzo elettronico (di fatto “sradicando” le varianti con soldi minuti o cartoline), e poi ne portarono il declino in favore di forme virali più adatte al nuovo mezzo (le “bufale moderne”), o la devoluzione in creepypasta da commento, dove la bufala si riduce a commenti spaventosi che, echeggiando film come The Ring sono scritti dal punto di vista di uno spettro cattivo e malevolo che promette gravi dolori a chi non diffonderà la sua storia in altri commenti.
2. Questa Catena di Sant’Antonio in particolare
Questo esemplare è degno di nota perché di fatto resuscita tutti gli elementi, e contemporaneamente, dell’epopea delle Catene di Sant’Antonio del Secolo Breve, riadattandole alla modernità.
Gli elementi evidenti sono:

  1. Un aneddoto con ammaestramento religioso, compreso nella storia dell’orfanella che si salva da un padre cattivo ed ubriacone grazie all’intercessione divina
  2. La minaccia di gravi sanzioni, arricchita da un rimando semplificato al Vangelo di Matteo, seguito da una serie di aneddoti del tutto apocrifi
  3. L’invito ad allontanare la malasorte ormai incombente mediante la diffusione virale dell’appello, con la premessa di un inevitabile numero di “dannati” (il 66%, numero echeggiante il 666 satanico)

L’elemento nuovo nasce dal fatto che gli aneddoti sono stati ottenuti smontando e riciclando un testo virale, a volte usato come Catena di Sant’Antonio, a volte come mero ammaestramento morale, già presente in lingua Inglese. Nondimeno, anche tali aneddoti sono del tutto falsi.
Che il Presidente dell’Argentina (probabilmente Carlos Menem, dato il riferimento alla morte di Carlitos Menem, suo figlio morto in un incidente di elicottero) abbia ricevuto una Catena di Sant’Antonio diffusasi a mezzo Facebook in Italiano nell’ultimo anno già nel 1995, anno della morte di Carlos “Carlitos” Saúl Ménem Yoma, è un evento assolutamente improbabile. E lo sarebbe, del resto, anche collegandolo ad eventuali formulazioni più arcaiche, dato che in lingua inglese questa raccolta aneddotica è apparsa nel 2009.
Come il signore che ha vinto la lotteria compare in ogni singola formulazione di ogni singola Catena.
Per quanto riguarda gli altri personaggi…

Marilyn Monroe (1926 – 1962) was married at the age to 21 to her first husband, Jimmy Dougherty.   According to the bio on Monroe’s official web site, Dougherty, said of his wife, “She was a sweet, generous and religious girl.”  Monroe was reared as a foster child in a devoutly Christian family in Hawthorne, California but there is not much information about what her spiritual beliefs were before she died.  Monroe’s death was ruled to be “acute barbiturate poisoning” by Los Angeles County Coroner,  Dr. Thomas Noguchi.   A spokesperson for the Billy Graham Evangelistic Association told TruthOrFiction.com that there was no discussion between Marilyn Monroe and Billy Graham.

Marilyn Monroe (1926 – 1962) fu sposata a 21 anni col suo primo marito, Jimmi Dougherty. Secondo la biografia sul sito ufficiale della Monroe Dougherty disse di lei “Era una ragazza dolce, generosa e religiosa” Monroe fu adottata in una famiglia devotamente cristiana ad Hawthorne, in California, ma non si sa molto altro sulle sue credenze spirituali prima che morisse. La morte della Monroe fu legata ad “intossicazione acuta da Barbiturici” dal Coroner della Contea di Los Angeles, Dr. Thomas Noguchi. Un portavoce per la società Evangelica di Billy Graham ha dichiarato al sito TruthOrFiction.com che non c’erano mai stati dialoghi tra Marilyn Monroe e Billy Graham.

The RMS Titanic was built in 1911 for the White Star Line at the the Harland and Wolff shipyard in Belfast in the United Kingdom.  According to the archives.gov web site an unknown White Star Line employee at the time of Titanic’s launch on May 31, 1911 said, “Not even God himself could sink this ship.”  It is not known who this person was or if in fact he built the Titanic.

Il RMS Titanic fu costruito nel 1911 per la White Star Line nel cantiere navale di Harland e Wolff a Belfast, nel Regno Unito. Secondo il sito archives.gov un anonimo impiegato della White Star Line al tempo del varo del Titanic il 31 maggio 1911 disse “Neppure Dio in persona potrebbe affondare questa nave”. Non è noto se questa persona era o non era chi ha costruito il Titanic.

Ciò rende ultroneo anche discutere della morte del misterioso anonimo colpito da un proiettile vagante dietro casa, notizia così volutamente vaga da essere piazzata lì, del tutto inventata, tanto per rendere la maledizione più credibile e tangibile per il popolo medio, evitando che così il lettore si illudesse che la maledizione è cosa da “ricchi e famosi”.

Il testo virale è quindi una Catena di Sant’Antonio, il suo contenuto una bufala (particolarmente odiosa, come abbiamo visto, servendosi per il suo scopo della morte di una persona dolce, generosa e religiosa come Marilyn e della tragedia del Titanic), e non dovreste diffonderla per mille ragioni.

Di alcune ne ha parlato diffusamente il noto sito Paolo Attivissimo: sprecate il vostro tempo, rischiate il vostro lavoro (immaginate di spedire simili appelli dall’indirizzo email del vostro ufficio, o di essere scoperti mentre usate il computer aziendale per simili facezie) e contribuite alla viralità del testo.

Dimenticavo: se tra di voi ci fossero persone credenti che, in buona fede, possono ritenere comunque di voler diffondere il messaggio di accettazione di Gesù?

Diffondendo tale catena non rendereste onore alla vostra divinità, ma probabilmente la offendereste

“Che giudizio dare sulle ‘lettere a catena’, dette anche lettere di Sant’Antonio?” (B. S. – Salerno).

Accade spesso di ricevere da ignoto mittente una lettera dattiloscritta il cui contenuto è all’incirca il seguente: “Questa lettera ha fatto il giro del mondo e deve continuare a farlo ancora, in onore di S. Antonio. Copiatela in 13 copie e speditela ad altrettante persone. Se lo farete avrete fortuna, in caso contrario vi coglierà sventura”.
E’ inutile dire che si tratta di volgare e grossolana superstizione ripetutamente condannata dalla Chiesa (e contro la quale più volte dal video si è scagliato anche il povero Padre Mariano). E’ dovere di ognuno che la riceve stracciarla e rompere così, per quanto è in lui, la catena di vergognosa superstizione.
(Radiocorriere-TV, n. 16, aprile 1965).

È infatti opinione comune in ambienti religiosi che una Catena di Sant’Antonio sia volgare e grossolana superstizione, se non un tentativo di scimmiottare pratiche “stregonesche”.

Se davvero volete onorare la vostra fede, fatelo con una preghiera, anziché pensare che un pugno di paroline rituali possano domare, ammansire o scatenare un Dio che le Catene di Sant’Antonio vedono come una specie di strumento per far man bassa di condivisioni.

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