ACCHIAPPACLICK Vaccini: il Codacons rende pubblici i dati dell’Aifa sulle reazioni avverse (22.000 casi in 3 anni!) e denuncia il Ministro Lorenzin per abuso d’ufficio

di Redazione-Team |

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ACCHIAPPACLICK Vaccini: il Codacons rende pubblici i dati dell’Aifa sulle reazioni avverse (22.000 casi in 3 anni!) e denuncia il Ministro Lorenzin per abuso d’ufficio Bufale.net

Gli autori del sito Politicamente Scorretto, con il loro articolo pubblicato il 14 giugno 2018 nel quale parlano di Codacons, AIFA, vaccini e Lorenzin, si macchiano di una maldestra gaffe, in quanto dimostrano di dimenticare che Beatrice Lorenzin non fa più parte del Ministero della Salute, bensì la carica è ora ricoperta da Giulia Grillo dall’inizio del nuovo Governo Conte.

La pubblicazione riporta:

Vaccini: il Codacons rende pubblici i dati dell’Aifa sulle reazioni avverse (22.000 casi in 3 anni!) e denuncia il Ministro Lorenzin per abuso d’ufficio

Vaccini: ecco i dati sulle reazioni avverse raccolti dal Codacons – articolo di Emilia Romagna Mamma

Vaccini: il Codacons rende pubblici i dati dell’Aifa sulle reazioni avverse (22.000 casi in 3 anni!) e denuncia il Ministro Lorenzin per abuso d’ufficio, omesso controllo e favoreggiamento alle case farmaceutiche!!

Sui vaccini è battaglia legale fra il Codacons e le autorità. Da una parte l’associazione dei consumatori, dall’altra il ministero della Salute e l’Agenzia per il farmaco.

La prima ha denunciato l’Aifa e il ministro Beatrice Lorenzin per abuso d’ufficio, omesso controllo e favoreggiamento alle case farmaceutiche interessate alla somministrazione dei vaccini, in relazione alla morte di cinque neonati.

In particolare il Codacons accusa la Lorenzin di non aver informato gli altri ministri, al momento dell’approvazione del decreto sui vaccini, dell’esistenza “di un documento dell’Aifa sulle reazioni avverse”.

Dal canto suo l’Aifa ha dato mandato ai proprio legali “di difendere contro il Codancons, in ogni forma e in ogni sede, la verità scientifica, la realtà dei dati, la qualità dell’operato del lavoro svolto dall’Agenzia”.

I dati presentati dal Codacons questa mattina dicono che le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini sono state 21.658 nel triennio 2014-2016.

Prima di scendere nel dettaglio il Codacons ha voluto ribadire ancora una volta che l’associazione non è contro i vaccini: “Chiunque a partire dall’Aifa dovesse ancora affermare che il Codacons è contro i vaccini sarà immediatamente querelato per diffamazione e per strumentalizzazione diretta a favorire le case farmaceutiche attraverso affermazioni false”.

I consumatori infatti auspicano “vaccini singoli, sicuri, testati ed adeguate indagini pre vaccinali“.

Il Codacons ha riferito che i cinque casi di bambini morti fra il 2014 e il 2016 sono al vaglio della procura di Torino che sta indagando a seguito di una denuncia della stessa associazione di consumatori.

Sotto accusa il vaccino esavalente Infanrix: “L’Aifa sostiene che ciò non ha nulla a che fare con il farmaco, ma l’autorità giudiziaria deve indagare”, specifica il Codacons.

Precisamente l’Aifa, nel documento citato dal Codacons, ha scritto: “Non esiste alcuna relazione causale tra l’esposizione ai vaccini e la sindrome dei morte improvvisa del lattante (Sids) e l’incidenza di quest’ultima è la stessa sia in presenza che in assenza di vaccinazione.

Il fatto che una Sids si possa verificare a breve distanza dalla vaccinazione non implica quindi alcun rapporto di causa-effetto”.

Il Codacons però ribadisce che l’ultima parola sarà della magistratura ed in ogni caso non c’è stata sufficiente comunicazione: “L’organismo ha il dovere di comunicare tutte le informazioni sulle reazioni avverse, sia dal punto di vista dei farmaci, sia dal punto di vista dei vaccini”.

Delle 21.658 segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini nel triennio 2014-2016, il Codacons specifica che 3.351 sono relative al solo vaccino esavalente.

Nel dettaglio, nel 2014 sono state “8.182 le segnalazioni per vaccini ritenuti sospetti rilevate dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (Osmed) e 1.857 quelle per il vaccino esavalente comunicate da Aifa, di cui 168 gravi.

Nel 2015 sono state 7.892 le segnalazioni da vaccini rilevate dall’Osmed e 992 quelle da esavalente comunicate da Aifa, di cui 144 gravi.

Mentre nel 2016 le segnalazioni da esavalente comunicate da Aifa ammontano a 702, di cui 142 gravi”.

Tra le patologie principali riscontrate a seguito della somministrazione del vaccino esavalente vi sono “patologie del sistema nervoso, disturbi psichiatrici, patologie della cute e del tessuto sottocutaneo, patologie gastrointestinali e vascolari, disturbi del metabolismo e della nutrizione”.

Il presidente nazionale Codacons, Carlo Rienzi, spiega: “Non si possono rendere obbligatori i vaccini laddove non c’è pericolo di epidemie né un calo percentuale delle vaccinazioni.

Poi c’è bisogno di organizzazione, se si volessero fare solo indagini pre-vaccinali si bloccherebbe per due anni il servizio sanitario nazionale”.

L’Agenzia del farmaco, ribadendo la volontà di adire le vie legali, ha commentato così: “Le affermazioni del presidente del Codacons Carlo Rienzi diffondono dubbi e incertezze che non trovano fondamento nella scienza, e l’attività di farmacovigilanza, e nello specifico di vaccinovigilanza, svolta dall’Agenzia conferma la verità scientifica attraverso un’attività quotidiana di monitoraggio”.

Andando per ordine, stiamo parlando del 2017 e anche l’agenzia Ansa, il 30 maggio dello stesso anno, riportava che, appunto, il Codacons aveva denunciato sia l’allora ministro Lorenzin che l’Agenzia del Farmaco (AIFA).

Siamo ad un caso quindi di disinformazione del Titanic: anche in questo caso chi ha riportato la notizia in data odierna, quindi, ripetiamo, nel giugno del 2018 ha preferito omettere il seguito della vicenda, molto meno viralizzabile, laddove già nel maggio 2017 l’AIFA decise di spostare la battaglia in tribunale

In Italia, ogni anno, i vaccini salvano milioni di vite.
I vaccini hanno debellato malattie mortali, sono farmaci efficaci e sicuri che tutelano la salute.
Sulla sicurezza dei vaccini, le affermazioni rilasciate oggi alla stampa dal presidente  del Codacons Carlo Rienzi, diffondono dubbi e incertezze che non trovano fondamento nella scienza e le attività di farmacovigilanza, nello specifico di vaccinovigilanza, svolte da AIFA attraverso il monitoraggio quotidiano confermano la verità scientifica.
AIFA ha dato mandato ai propri legali di agire nei confronti di Codacons affinché sia difesa, in ogni forma e in ogni sede, la verità scientifica, la realtà dei dati, la qualità dell’operato svolto dall’Agenzia che ha nella tutela della salute dei cittadini il suo unico obiettivo.

Nel frattempo altre testate si sono occupate del seguito della vicenda, precisando alcuni elementi essenziali.

Ad esempio da Wired possiamo imparare cosa sono le segnalazioni di sospette reazioni: come suggerisce la parola, sono semplici segnalazioni di eventi caratterizzati da un mero rapporto di contiguità temporale, la cui analisi del nesso causale è demandata proprio all’AIFA.

Per farvi un esempio, immaginate di acquistare una vettura nuova fiammante.

Una settimana dopo la fine del rodaggio finite contro un platano, fortunatamente senza esservi fatti troppo male, perché i freni hanno improvvisamente smesso di funzionare.

Ogni bene e servizio ha una garanzia del produttore, come voi ben sapete, quindi vi presentate dal concessionario segnalando un nesso di contiguità temporale: in questo caso 1. ho comprato una macchina da voi, 2. ho effettuato i regolari controlli presso di voi e infine 3. i freni hanno cessato di funzionare all’improvviso.

I meccanici della concessionaria quindi valuteranno i possibili nessi eziologici: potrebbe essere, effettivamente, che la vettura presentava un difetto o che nel primo controllo dopo il rodaggio un meccanico distratto abbia danneggiato i freni, quindi sarebbe comprovato un nesso eziologico tra il prodotto auto (o il servizio di vendita) ed il danno patito, oppure guidando in modo poco avveduto avete “preso una buca” e la botta ha danneggiato il meccanismo dei freni, e quindi l’auto sarebbe scagionata del tutto.

Cosa è accaduto lo si può sapere solo in seguito: perno della battaglia legale in questo caso è che non è dal numero di segnalazioni che si può valutare la sicurezza di un farmaco, ma solo dalle valutazioni compiute e portate a termine.

Ad esempio già Wired evidenziava un mese dopo, iniziata la battaglia giudiziale

Si tratta, come anticipato, di “elementi conoscitivi con specifico riguardo alle segnalazioni di sospetta reazione avversa al vaccino esavalente Infanrix Hexanegli anni 2014, 2015 e 2016. Il vaccino viene somministrato in tre dosi, di solito al terzo, quinto e undicesimo mese di vita: dal momento che in Italia si registrano circa 500mila nascite ogni anno, è lecito stimare – spannometricamente – che le dosi somministrate siano dell’ordine del milione e mezzo (dato confermato, peraltro, dal Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia – Anno 2013 della stessa Aifa). Quante sono state le segnalazioni di reazioni avverse che l’Aifa avrebbe nascosto? 1.857, di cui 168 (il 9%) gravi, nel 2014; 992, di cui 144 (il 14,3%) gravi, nel 2015; 702, di cui 142 (il 20,2%) gravi, nel 2016. Sono classificate come gravi, secondo il Dlgs 219/2006, le reazioni fatali, quelle che hanno provocato o prolungato l’ospedalizzazione, quelle che hanno messo in pericolo la vita del paziente, quelle che hanno provocato invalidità grave o permanente e quelle che hanno causato anomalie congenite e/o difetti alla nascita.

Anzitutto: perché la percentuale di reazioni gravi è aumentata? Una spiegazione ragionevole potrebbe stare nel fatto che le segnalazioni totali sono diminuite: è lecito pensare che si tenda a segnalare più frequentemente reazioni che sembrano essere più gravi e a soprassedere nel caso di reazioni lievi. E ancora: i numeri sono effettivamente preoccupanti? Non sembra. Al contrario, i dati del 2013 (pubblici) parlano di 1.343 segnalazioni di reazioni avverse per il vaccino esavalente, ossia circa 90 reazioni su 100mila dosi vendute: i numeri che l’Aifa avrebbe occultato, dunque, sono assolutamente in linea con quelli degli anni precedenti. E, soprattutto, sembrano essere in linea con gli effetti indesiderati noti (pubblici anch’essi) del preparato, anche se non è semplicissimo comparare, effetto per effetto, la frequenza nominale con quella riportata.

Un altro punto del rapporto riguarda, infine, i decessi. Nel documento, l’Aifa spiega che tra 2014 e 2016 si sono registrati in tutto 5 morti improvvise (due bambini in Piemonte, uno in Lombardia e uno in Basilicata) dopo la somministrazione del vaccino esavalente. Tuttavia, anche in questo caso, l’agenzia specifica che la Sids (sindrome della morte improvvisa del lattante) “è una delle più frequenti cause di morte nel primo anno di vita, con un’incidenza stimata di circa un caso ogni 700/1.000 bambini nati vivi” e che “diversi studi condotti negli anni scorsi hanno dimostrato che non esiste alcuna relazione causale tra l’esposizione ai vaccini e la Sids e che l’incidenza della Sids è la stessa sia in presenza che in assenza di vaccinazione. Il fatto che una Sids si possa verificare a breve distanza dalla vaccinazione non implica, quindi, alcun rapporto di causa-effetto”.

Cosa questo comporta? Che bisognerà aspettare gli esiti della magistratura, e non già rivolgersi a scampoli di vecchie notizie, risalenti addirittura ad un anno fa, ere geologiche nel mondo della notizia.

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