Grossi problemi per la piattaforma Rousseau durante il voto sul governo M5S-PD il 3 settembre

di Redazione Bufale |

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Grossi problemi per la piattaforma Rousseau durante il voto sul governo M5S-PD il 3 settembre Bufale.net

Si registrano non pochi problemi con la piattaforma Rousseau oggi 3 settembre, in riferimento a coloro che stanno provando ad esprimere un voto in merito alla possibilità che si crei un governo rappresentato dallo stesso Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico. Malfunzionamento ed un sovraccarico server messo in evidenza anche da Repubblica poco fa, il cui test a quanto pare non è andato a buon fine.

Articolo originale del 18 febbraio 2019 sui problemi Rousseau

Sono segnalati grossi problemi con la piattaforma Rousseau oggi 18 febbraio, contestualmente alla richiesta fatta agli iscritti sulla vicenda riguardante Salvini e la nave Diciotti. Non siamo al cospetto del caso che vide protagonista tempo fa lo stesso sito, quando venne riscontrato un attacco hacker con relativi quesiti sulla trasparenza di questo sistema (qui trovate qualche altro dettaglio in merito), ma allo stesso tempo è importante fare chiarezza su quanto stia avvenendo per coloro che riscontrano difficoltà in questi minuti.

I problemi trapelati sulla piattaforma Rousseau, infatti, sono dovuti all’enorme mole di traffico registrata dal sito. Gli aventi diritto, come accennato, sono chiamati ad esprimersi in merito alla tanto discussa autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Salvini. Tutto nasce dal modo in cui il leader della Lega ha gestito mesi fa il caso della nave Diciotti e, fondamentalmente, oggi potrebbe giungere un verdetto in grado di condizionare le scelte del Movimento 5 Stelle su una questione così delicata.

Partiamo col dire che i problemi riguardanti la piattaforma Rousseau ha indotto chi di dovere a spostare l’orario di chiusura della votazione alle 20 di oggi 18 febbraio. Secondo quanto riportato da Repubblica, la situazione dovrebbe essere tornata gradualmente alla normalità, fermo restando che gli utenti interessati ad esprimere un parere con questa sorta di referendum popolare dovranno risultare iscritti all’Associazione movimento 5 stelle da almeno sei mesi. Il tutto, ovviamente, attraverso un documento certificato.

Aggiungiamo che ci sono state lamentele, alle quali ha già risposto Di Maio smentendo la tesi, sul fatto che la risposta chiesta agli iscritti alla piattaforma Rousseau per il voto non sia uguale a quella che sarà chiesta nella giornata di domani, martedì 19 febbraio, ai senatori della Giunta. Dai riscontri effettuati, pare tuttavia che il quesito sia stato leggermente modificato, al dì là del fatto che i suoi contenuti siano rimasti gli stessi.

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