Gordon Ramsay e la cucina italiana: virgolettati decontestualizzati, la polemica è servita ancora

di Bufale.net Team |

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Gordon Ramsay e la cucina italiana: virgolettati decontestualizzati, la polemica è servita ancora Bufale.net

Ci risiamo, la storia di Gordon Ramsay e la cucina italiana è l’ennesima polemica sul nulla.

Ricordate quando il popolo della Rete aveva incolpato Nigella Lawson di voler bandire gli Spaghetti alla Puttanesca? O quando il Popolo della Rete decise di combattere una cuoca che aveva proposto di abolire le posate, ma in realtà voleva loro ricordarci che ci sono un’infinità di piatti, dal sandwich inglese ai primi Etiopi, che si mangiano con le mani?

Ricordate l’epica quanto inesistente battaglia per salvare il “jack maschio” delle cuffie e la Torta di Mele (in maiuscolo) dalla crudele Cancel Culture che vuole appiattire tutto in un eterno buonismo grigio e privo di cultura?

Gordon Ramsay e la cucina italiana: virgolettati decontestualizzati, la polemica è servita ancora

Succede che il circo ricomincia.

Tutte volte nelle quali tra un virgolettato caricato, un’opinione personale, monta la polemica del giorno. Questa volta, nasce tutto da una frase.

Greece never gets the look-in that France has or the Italians. “Honestly, I think Greek cuisine is better than Italian cuisine.”

Traduzione

“La Grecia non ha mai avuto il riconoscimento che invece hanno avuto la Francia, o gli Italiani… onestamente? Io penso che la cucina Greca sia migliore di quella Italiana”

Parere che, a parti invertite, abbiamo francamente sentito da ogni singolo turista italiano in vacanza della storia senza per questo ritrovarci le ambasciate ritirate, l’Italia bombardata e l’espulsione dall’Unione Europa, dal Patto Atlantico e dall’ONU.

Ogni singolo turista che entrando in un ristorante Francese, Inglese, Greco, Macedone… sdegnosamente esclama

“Ah, come cucina la mamma mia non cucina nessuno, in Italia la cucina è la migliore del mondo!”

Non ha mai scatenato la rissa social e i titoli indignati che Gordon Ramsay ha causato in un frammento più garbato del suo vitriolico solito.

In questo momento Twitter è pieno di utenti che si aspettano, anzi, pretendono le scuse del cuoco.

Scuse che francamente non capiamo da dove dovrebbero arrivare.

Rianalizziamo la frase:

“La Grecia non ha mai avuto il riconoscimento che invece hanno avuto la Francia, o gli Italiani… onestamente? Io penso che la cucina Italiana sia migliore di quella Greca”

C’è una premessa: il senso della frase (posate i forconi o Popolo di Dante e della pizza) non è che gli Italiani siano collettivamente delle Lucrezie Borgia e dei Lucrezi Borgi (perdonateci il gioco di parole) avvelenatori della plebe.

Ma è che esiste una cucina che è la Cenerentola del mondo, ed esiste un cuoco internazionale e pluripremiato che ad un certo punto dice “Ehi, sapete che c’è? Non sarà una cucina nota, ma dato che sono in Grecia, ci vado”.

Nessuno ha mai linciato Gerry Scotti per l’umana cortesia (spesso però derisa dalla Rete) di dichiarare festante che ogni paesello che ospita le sue trasmissioni o dal quale arrivano i partecipanti ai suoi Show è, invariabilmente “Uno dei borghi più belli di Italia”.

Si chiama cortesia: come ebbe a dire il conduttore, non puoi presentarti in un paese e dire “Ah, ma quello dove ero prima era migliore, voi fate anche un po’ schifo”.

Come in uno show ambientato in Grecia non puoi presentarti dicendo “Ah, comunque la vostra cucina fa ca*are”.

Puoi dirgli che, almeno oggi, riconosci del merito nella loro cucina, quindi almeno per una volta porti nell’olimpo dei blasonati (che nessuno ci ha tolto) anche i greci.

Vieppiù che quattro giorni fa l’amabile affettazione di Gordon Ramsay sembra essere già finita, e il suo parere sul vino, a parti invertite, gli sarebbe costato il foglio di via

I’ve never been a big fan of Greek wine. I remember at my Mum and Dad’s parties at Christmas and birthdays and the Greek wine was under the table in a box with a tap on the end!”

tradotto con

“Non sono mai stato un grande fan del vino greco. Ricordo le feste di compleanno e Natale a casa di mamma e papà: il vino bianco era sempre in fondo al tavolo, in una scatola di cartone con un rubinetto”

Equiparando di fatto il vino Greco al nostro “vino da bricco”.

Possiamo quindi sposare il giudizio del Cuoco Italiano Lorenzo Biagiarelli

Se ogni volta che qualcuno avrà mai a dire “Personalmente a me qualcosa piace di più di qualcosa che si trova in Italia” dovrà scoppiare la rissa, questo non è amore per l’Italia, giornalismo o discussione civile.

Torniamo all’ambito della rissa, quella nel quale se Gordon Ramsay e la cucina italiana sono sufficienti a provocare l’ennesima sterile polemica del giorno, per ogni villano con le infradito a Londra che chiede “lo spaghetto aglio e oglio che qui nessuno sa cucinare” come minimo oltre che la Brexit dovrebbe scoppiare la guerra atomica.

Foto di copertina tratta da “Gordon Ramsay Submissions”

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